Quando i genitori possono chiedere all’INPS l’assegno mensile di comunicazione di 258 euro per i figli

0
581 Numero visite
MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

Esistono alcune disfunzioni che interessano tanto gli adulti quando i minori per le quali l’INPS riconosce un indennizzo mensile.

Tra queste vi rientra l’indennità di comunicazione INPS che spetta nei casi di ipoacusia grave o sordità. Si tratta di uno dei pochi sussidi economici che l’INPS assegna senza considerare i limiti di reddito del richiedente. Come noto, l’agevolazione non scatta in maniera automatica al sopraggiungere della disfunzione uditiva, ma richiede una specifica e formale richiesta. Nel presente articolo vedremo quando i genitori possono chiedere all’INPS l’assegno mensile di comunicazione di 258 euro per i figli.

Che cos’è l’assegno per la comunicazione INPS

I soggetti che sono affetti da sordità congenita o acquisita nel corso dell’età evolutiva, possono richiedere l’indennità di comunicazione che l’INPS rende disponibile. Si tratta di un assegno mensile che vede la sua istituzione con l’art. 4 della Legge n. 508/1988. I criteri che ammettono alla concessione di tale sussidio economico su base mensile variano in ragion che si tratti di un minore di 12 anni oppure di una persona di età superiore. Questo perché il criterio di ammissibilità all’indennizzo segue quanto determina il D. M. del 5 febbraio 1992. Nell’articolo “Indennità mensile INPS di 258,82 euro per chi ha figli con questa disfunzione” abbiamo illustrato nel dettaglio i requisiti sanitari. In questa sede, quello che ci interessa approfondire invece riguarda la presentazione delle domanda per l’ottenimento del beneficio.

Quando i genitori possono chiedere all’INPS l’assegno mensile di comunicazione di 258 euro per i figli

La presentazione della domanda per l’ottenimento dell’assegno segue un preciso iter. Prima di tutto è necessario che l’interessato richieda al medico di base il certificato introduttivo e la ricevuta del codice univoco. Si tratta di un documento attraverso il quale il medico curante dell’interessato attesta la presenza della specifica disfunzione o stato invalidante. Questo certificato, richiede il successivo invio telematico all’INPS al fine di poter effettuare l’accertamento sanitario INPS per la verifica di possesso dei requisiti. La domanda di indennità si può presentare in uno dei seguenti modi: tramite l’apposita area dedicata sul portale INPS; oppure, per mezzo di un patronato, CAF o assimilato.

Successivamente, l’interessato deve eseguire una visita presso la Commissione competente INPS che redige ed invia successivamente il verbale di invalidità. Nella misura in cui si riconosce l’effettivo possesso dei requisiti, il soggetto può ottenere l’indennità in questione a partire dal mese successivo il riconoscimento del diritto. Per l’anno 2021 ricordiamo che l’esatto imposto per indennità di comunicazione corrisponde a 258,82 euro al mese. Ecco quando i genitori possono chiedere all’INPS l’assegno mensile di comunicazione di 258 euro per i figli.

 

L'informazione completa