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Invalidi e disabili significati e differenze per la legge italiana

Punto in comune di entrambe le situazione è l’indispensabilità di una visita di accertamento che certifichi nero su bianco la condizione dell’interessato.

Precisiamo subito che invalidità e disabilità sono due condizioni molto diverse e che non possono essere accomunate. Lo sono sia dal punto di vista della persona che ne è colpita, ma anche sotto il profilo delle agevolazione fiscali e non che è possibile ricevere.

Non a caso le disposizioni legislative di riferimento sono differenti. In linea di massima si parla di invalidità in relazione alle persone con menomazioni fisiche, intellettive e psichiche con una permanente incapacità lavorativa non inferiore a un terzo.

La disabilità richiama invece la difficoltà d’inserimento nella società e nella vita di tutti i giorni per via della presenza di una patologia o di una menomazione. Nel primo caso una delle norme di riferimento è la 118 del 1971, nel secondo la legge 104 del 1992. Punto in comune di entrambe le situazione è l’indispensabilità di una visita di accertamento che certifichi nero su bianco la condizione dell’interessato.

Anche se le procedure da seguire sono simili, le visite mediche di accertamento sono diverse e il riconoscimento di un stato non implica anche l’altro.

A dirla tutta, la normativa italiana riconosce lo stato di handicap. Ed è proprio nella legge 104 che troviamo il significato di questo termine, diverso sia dalla disabilità (con cui ci sono punti in comuni) e sia dall’invalidità.

Secondo questa norma, la persona affetta da handicap è quella che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. Vediamo meglio i dettagli ovvero

  • Invalidità: significato e differenze con disabilità per la legge italiana
  • Disabilità: significato e differenze con invalidità per la legge italiana

Invalidità: significato e differenze con disabilità per la legge italiana

La certificazione dell’invalidità fa riferimento alla capacità lavorativa della persona mentre quella della disabilità alla difficoltà delle relazioni sociali di una persona. Non è un caso che il riconoscimento dell’invalidità può avvenire nella fascia d’età tra 18 anni e 66 anni e 7 mesi ovvero in quella lavorativa.

Lo status è accertato dalla commissione medica attiva nel distretto sociosanitario dell’Azienda sanitaria del paziente. Se la riduzione della capacità lavorativa è inferiore a un terzo (33%), il soggetto è dichiarato non invalido.

L’ordinamento italiano riconosce una condizione particolare di invalidità per la sordità e la cecità per cui occorre presentare una domanda differente.

La tutela del soggetto invalido si sostanza con agevolazioni sia di carattere economico e sia non economico ovvero di natura socio-assistenziale. Le facilitazioni sono collegati alla percentuale di invalidità:

  • 100%: qualifica di invalido totale e diritto alla pensione di inabilità
  • 75%: due mesi di contribuzione figurativa, fino a un massimo di cinque e qualifica di invalido parziale con accesso all’assegno di invalidità
  • 67%: esenzione dal ticket per le prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio e per altre prestazioni; titoli di viaggio agevolati per i servizi di trasporto pubblico locale su strada
  • 51%: fruizione ogni anno di 30 giorni di congedo retribuito per effettuare cure connesse al proprio stato invalidante
  • 46%: requisito minimo per richiedere il riconoscimento di disabilità con la finalità di promuovere l’inserimento e l’integrazione lavorativa
  • 34%: fornitura gratuita delle protesi, ortesi e ausili previsti dal nomenclatore-tariffario in rapporto alle singole menomazioni accertate
  • 33%: benefici per i quali è prevista la qualifica di invalido civile

Disabilità: significato e differenze con invalidità per la legge italiana

Anche nel caso della disabilità è una commissione medica a effettuare la valutazione, ma è finalizzata al riconoscimento della difficoltà d’inserimento sociale dovuta alla malattia o alla menomazione e non all’impossibilità di lavorare.

Come anticipato, la principale normativa di riferimento è la legge 104 che descrive il soggetto disabile come colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che causa difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.

Anche in questo caso non mancano le facilitazioni economiche e non, ma che hanno un fine differente rispetto a quelle previste per gli invalidi. Si tratta di

  • detrazioni fiscali per familiari a carico
  • detrazioni fiscali per spese mediche e di assistenza
  • agevolazioni per l’acquisto autoveicolo proprio
  • tre giorni di permesso mensili anche frazionabili in ore oppure permessi orari retribuiti rapportati all’orario giornaliero di lavoro

Solo ai disabili è riconosciuto il contrassegno di parcheggio ovvero il pass disabili rilasciato dal comune di residenza che lo autorizza a circolare in zone a traffico limitato e a parcheggiare negli spazi riservati. Il certificato ha validità di 5 anni e il rinnovo avviene con la presentazione del certificato del medico curante.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il 31/08/2020 alle ore 17:24

 

REDAZIONE
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Mario Parisella, classe 1959, è molto orgoglioso di essere sordomuto e non semplicemente sordo, che ha realizzato in proprio fino ad oggi ed in forma del tutto volontaria
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