Via libera al decretone Quota 100 e Reddito di cittadinanza: le novità

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22 marzo 2019 – Con 291 voti a favore, 141 no e 14 astenuti, semaforo verde dell’Aula della Camera al provvedimento ribattezzato in gergo Decretone – che regola Reddito di cittadinanza e, sul fronte pensioni, Quota 100, le misure bandiera del Governo gialloverde – che torna dunque al Senato per la terza ed ultima lettura.   

Tante le novità dopo un restyling parlamentare durato circa due mesi, tra le quali la possibilità di riscatto agevolato della laurea per tutti, la stretta sui finti divorzi, su stranieri e genitori single.  Ma anche il beneficio extra fino a 50 euro per il reddito alle famiglie numerose e con disabili, l’introduzione della figura del vicepresidente Inps e la possibilità di ritirare la pensione di cittadinanza anche cash. Più controlli sui furbetti del reddito con nuove assunzioni nei Carabinieri e nella Gdf e stop al beneficio per coloro che hanno guai con la giustizia grazie alla norma battezzata ‘anti clan Spada’) e l’innalzamento a 45mila euro della soglia per l’anticipo del Tfs degli statali.

REDDITO E PENSIONE DI CITTADINANZA -Ritoccata la scala di equivalenza che consentirà alle famiglie numerose con disabili di avere fino a 50 euro in più al mese di beneficio del reddito di cittadinanza. La pensione di cittadinanza potrà essere concessa anche nel caso in cui il componente del nucleo familiare di età pari o superiore a 67 anni conviva esclusivamente con una o più persone in condizione di disabilità grave o non autosufficienza. Aumenta da 5.000 a 7.500 euro la soglia per l’accesso, sia per la pensione che per il reddito, relativa al patrimonio mobiliare per ogni componente con disabilità grave o non autosufficienza.

STRETTA SUI FINTI GENITORI SINGLE – “Per evitare comportamenti opportunistici” in presenza di figli minori, ai fini del calcolo Isee per il reddito, fa parte del nucleo familiare anche il genitore non convivente o non sposato. A meno che uno dei due genitori risulti coniugato con un’altra persona, se ha figli con un’altra persona, se non sia più in possesso della potestà, se c’e’ un assegno di mantenimento o quando risulti accertato in sede giurisdizionale o dai servizi sociali la estraneità in termini di rapporti affettivi ed economici.

OBBLIGO LAVORO SOLO CON SALARIO OLTRE 858 EURO – I beneficiari del reddito saranno obbligati ad accettare la proposta di lavoro solo se il salario sarà di 858 euro al mese, ovvero l’offerta è congrua se la retribuzione è superiore di almeno il 10 per cento del beneficio massimo fruibile.

PATTO PER IL LAVORO ANCHE PER I WORKING POOR – Saranno considerati disoccupati e potranno quindi aderire al Patto per il lavoro e ricevere le offerte dai centri per l’impiego anche i lavoratori dipendenti e autonomi con un reddito inferiore alle detrazioni per lavoro dipendente.

STOP BENEFICIO PER ARRESTI E CONDANNE Arriva la norma ribattezzata “anti-clan Spada” che sospende l’erogazione del reddito a coloro a cui “è applicata una misura cautelare personale”nonchè “al condannato con sentenza non definitiva”. Lo stop del beneficio riguarda anche il “richiedente dichiarato latitante” o “che si e’ sottratto volontariamente all’esecuzione della pena”. La sospensione “può essere revocata dall’autorità giudiziaria”.

EROGAZIONE PENSIONE DI CITTADINANZA ANCHE SENZA CARD – La Pensione di cittadinanza potrà essere erogata con modalità diverse dalla card e quindi “mediante gli strumenti ordinariamente in uso per il pagamento delle pensioni”.

INTESA CON REGIONI SU 3.000 NAVIGATOR – Recepita nel decretone l’intesa tra Governo e Regioni sui navigator che prevede un piano di assunzioni triennali. Nel 2020 ci saranno 3mila assunzioni per i centri per l’impiego e ulteriori 4.600 l’anno successivo.

DOMANDE PER IL REDDITO ANCHE AI PATRONATI – Arriva la possibilità di presentare anche le richieste del reddito di cittadinanza, oltre a quelle della pensione di cittadinanza, ai patronati

RISCATTO LAUREA OVER 45 – A riscattare la laurea con le agevolazioni previste dal decretone potranno essere anche gli ultra quarantacinquenni. Resta però limite temporale del 1996. Possono cioè fruire della prevista detrazione del 50%, infatti, solo coloro che sono “privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995”.

ASSUNZIONI AL MINISTERO GIUSTIZIA – per tamponare l’effetto di quota 100 che rischia di svuotare gli uffici giudiziari sono autorizzate assunzioni in deroga al blocco fino a novembre stabilito dalla legge di bilancio. Il ministero della Giustizia potrà procedere già da metà luglio ad assumere 1.300 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato.

AI BENI CULTURALI 551 ASSUNZIONI – In arrivo nuove assunzioni al Ministero dei Beni culturali. Per far fronte a “gravi scoperture di organico” legate alle uscite per Quota 100, si potrà procedere fino a 551 assunzioni già dal 15 luglio, scorrendo le graduatorie, e nuovi concorsi con modalità semplificate.

ECCO IL VICEPRESIDENTE INPS – Arriva la figura del vicepresidente dell’Inps non prevista finora dalla governance dell’istituto. Nominato con decreto del presidente del Consiglio su proposta del ministro del Lavoro, , il Vicepresidente è componente del cda e sostituisce il presidente nel caso di assenza o impedimento, svolgendo tutte le funzioni a esso delegate. Restano 5 i membri del Cda

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