Agevolazioni per le famiglie con reddito basso che stipulano un contratto per usufruire del servizio telefonico. A darne notizia l’assessorato ai servizi sociali.
Sono previste solo sul servizio telefonico in prima abitazione (su rete tradizionale) con attiva l’offerta ‘voce’ che prevede un canone di abbonamento mensile di 18,87 euro (IVA inclusa) e le chiamate verso fissi e cellulari nazionali a 10 centesimi al minuto, senza scatto alla risposta. Il modulo richiesta per la riduzione dell’importo dell’abbonamento è del 50 per cento dell’importo di abbonamento all’offerta ‘voce’ che diventa così pari a 9,44 euro al mese e 30 minuti complessivi di chiamate gratuite verso fissi e cellulari nazionali. Superata tale soglia di minuti gratuiti, le chiamate nazionali verso fissi e cellulari saranno tariffate con i prezzi a consumo previsti per l’offerta normale, senza scatto alla risposta. Hanno diritto a tale agevolazione solo i clienti con offerta ‘voce’ che hanno un reddito Isee del nucleo familiare non superiore a 8.112,23 euro annui. L’agevolazione ha una durata pari alla scadenza di validità dell’attestato Isee e la richiesta va rinnovata annualmente.
Se nel nucleo familiare dei clienti che hanno diritto all’agevolazione sopra descritta è presente un cliente non vedente o non udente si applicano le condizioni di maggiore favore.
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