E’ ufficialmente stata avviata la fase di presentazione delle domande, e il riscontro è stato immediatamente positivo: sono migliaia, infatti, i lavoratori che stanno presentando domanda di accesso a una delle misure di pensione anticipata introdotte con la riforma delle pensioni. Vediamo di fare chiarezza.
PENSIONI, COSÌ I PRECARI PAGANO LA PENSIONE DEGLI EX DIPENDENTI PUBBLICI Più che gli effetti delle riforma delle pensioni targata Fornero, sembra che a contribuire al miglioramento dei conti dell’Inps sia la diminuzione del numero di disoccupati e cassaintegrati.
Chi dovesse essere interessato a richiedere l’Ape sociale farebbe bene ad approfondire requisiti e funzionamento del programma direttamente sul sito Inps.it, da cui è anche possibile inviare la domanda di adesione.
Ai fini della determinazione del reddito è rilevante il solo reddito individuale del titolare composto, oltre che dalla pensione stessa, dai redditi di qualsiasi natura, con l’esclusione dei trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto e competenze arretrate. Seguono in classifica il Veneto, con 1.177 domande, la Sicilia con 985, il Lazio con 959 e la Toscana con 881.
Per accedere all’Ape sociale, infatti, è richiesto il possesso di almeno 63 anni e almeno 36 anni di contributi, mentre per la Quota 41 il raggiungimento di 41 anni di contribuzione. “Per perfezionare la domanda, l’Inps richiede contestualmente l’invio della certificazione dell’azienda che attesti che il lavoratore abbia effettivamente svolto le mansioni gravose, per gli anni richiesti, sei anni sugli ultimi 7 di lavoro, oltre ad altra documentazione esplicativa dell’inquadramento professionale, del contratto collettivo applicato, del versamento dei contributi all’Inail, ecc”. Facciamo un esempio pratico: Tizio ha 62 anni: potrebbe fare domanda per la pensione anticipata avendone i requisiti (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne) ma decide di lavorare ancora un anno versando 9.900 euro di contributi (il 33% di 30.000). Secondo i dati dell’istituto, aggiornati alle 16 del 20 giugno, le domande presentate sono state complessivamente 11.363: 7.638 richieste di certificazione delle condizioni di accesso all’Ape sociale e 3.725 richieste di certificazione delle condizioni di accesso al pensionamento anticipato per lavoratori precoci. Il vicepresidente della Commissione alla Camera si è infine augurato che il Ministro del Lavoro risponda in autunno: “Ministro, di fatto oggi non mi ha risposto, spero mi risponderà a questo punto in autunno, quando arriveranno dei nuovi dati“. Sono escluse, inoltre, le pensioni di guerra, le indennità per i ciechi parziali, l’indennità di comunicazione per i sordomuti.