Nel 2015 circa 6,4 milioni di pensionati, pari al 39,6% del totale, ha percepito un assegno mensile sotto i 1.000 euro.
E’ quanto rileva l’aggiornamento del casellario centrale dei pensionati pubblicato oggi dell’Inps, nel quale sono raccolte le informazioni sulle prestazioni pensionistiche erogate da tutti gli enti previdenziali pubblici e privati. In particolare si tratta di 2.038.627 pensionati con importi sotto i 500 euro e 4.366.766 con assegni tra 500 e 1.000 euro. Oltre i 3mila euro ci sono 1.053.609 pensionati (6,5% del totale).
Le pensioni tra 500 e 1.000 euro sono più numerose rispetto ad altre pensioni di diversa classe di importo e sono pari a oltre 9 milioni (in particolare costituiscono il 39,1% del totale delle pensioni). Le pensioni fino a 500 euro sono circa 5.900.000 e rappresentano il 25,5% del totale; quelle tra 1.000 e 1.500 euro sono 3.159.808 pari al 13,7% del totale. Infine, l’insieme delle pensioni che superano i 1.500 euro è costituito da poco meno di 5 milioni di pensioni pari al 21,6% del totale.
Per quanto riguarda le differenze tra redditi maschili e femminili si osserva che le classi di reddito pensionistico oltre i 1.500 euro mensili sono popolate molto di più da maschi che da femmine. Infatti, in queste classi i pensionati maschi rappresentano il 50,9% del totale dei maschi, mentre per le pensionate femmine l’analoga percentuale sul totale femminile scende fino al 28,6%. Dall’analisi emerge che il 64,6% delle pensioni ha un importo mensile inferiore ai 1.000 euro. La percentuale di pensionati con reddito al di sotto di questa soglia scende al 39,6% per la possibilità di cumulo di più trattamenti pensionistici. La spesa pensionistica sostenuta per l’erogazione delle pensioni sotto i mille euro è il 32% del totale, mentre la percentuale dei redditi pensionistici corrispondenti ai pensionati più poveri (sotto i 1.000 euro mensili) si dimezza al 16%.
Il gruppo più numeroso di pensionati, si legge nel rapporto dell’Inps, è quello dei titolari di pensioni di vecchiaia: essi sono 11.141.662. Tra questi il 27,6 % è anche titolare di trattamenti appartenenti ad altri tipi (invalidità o trattamenti ai superstiti). I pensionati titolari di invalidità previdenziale sono circa 1,3 milioni ; di essi più della metà (il 53,3 % ) cumula pensioni di tipo diverso da quelle di invalidità previdenziale. I titolari di pensioni ai superstiti sono circa 4,4 milioni e circa un terzo (32,6%) percepisce solo pensioni ai superstiti, mentre il restante 67,4% percepisce oltre alle pensioni ai superstiti anche pensioni di altro tipo.
I beneficiari di prestazioni di tipo assistenziale (pensioni agli invalidi civili, ai non udenti civili, ai non vedenti civili, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali e pensioni di guerra) sono quasi 3,5 milioni e di essi il 53,4 % è titolare anche di prestazioni diverse da quelle assistenziali. Sono principalmente i beneficiari di indennità di accompagnamento che percepiscono anche pensioni di tipo previdenziale. I titolari di rendite di tipo indennitario infine sono 758 mila di cui il 73,6 % cumula tale prestazione con altre tip i di prestazione previdenziale e/o assistenziale