Trasporti: 36 mila tessere in meno per i disabili

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Basta proroghe. Il 31 agosto è il termine ultimo di validità delle Tessere gialle di libera circolazione rilasciate ai disabili piemontesi, nonché per richiederne la sostituzione con la nuova Carta bianca alla mobilità, formato Bip card.

noemi penna

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TORINO – Una piccola rivoluzione deliberata dalla Regione oltre un anno fa, per mettere ordine in una giungla fatta di permessi concessi anche a chi non ne aveva diritto o utilizzati impropriamente, come le migliaia di tessere intestate a persone decedute ma regolarmente funzionanti «ereditate» dai famigliari.

36 MILA TESSERE IN MENO

A pochi giorni dalla scadenza, sono i numeri delle nuove Carte bianche a fotografare una situazione che oramai era diventata ingestibile. A luglio del 2015 erano 130 mila le Tessere gialle in circolazione: 20 mila sono risultate intestate a persone decedute, 14 mila a non aventi diritto. Qui non si parla di «finti disabili» quanto di cessazione delle condizioni di disabilità per cui la tessera è stata erogata, come ad esempio la maggiore età per un minore disabile. A essere stati rinnovati sono stati circa 80 mila permessi, a cui bisogna sommare i 14 mila richiesti per la prima volta. Sono quindi almeno 36 mila le tessere bianche in meno, che rappresentavano un potenzialmente mancato incasso di 20 milioni di euro l’anno, visto che oltre alla rete Gtt sono inclusi anche tutti i treni con partenza o arrivo in una stazione piemontese e i bus delle linee territoriali.

CHI NE HA DIRITTO

Per ottenere la Carta bianca non sono cambiati i requisiti: ne hanno diritto i grandi invalidi, i disabili civili e del lavoro con una percentuale pari o superiore al 67%, i minori invalidi, i sordomuti, i ciechi assoluti e ventesimisti. Con un’apposita delibera regionale sono stati aggiunti i decimisti, ovvero gli ipovedenti gravi a cui non viene riconosciuta una percentuale di disabilità. Le emissioni sono state quindi riallineate alle banche dati regionali ed è stata richiesta un’applicazione più rigorosa della legge, anche se non si incorrerà subito nelle multe. Ci sarà un periodo di elasticità, in cui i controllori Gtt spiegheranno il cambiamento.

NODI DA SCIOGLIERE

Capitolo diverso per gli ultra sessantacinquenni, per cui è richiesto come requisito «difficoltà persistenti nello svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età». È dal 2010 che anche per questa fascia viene utilizzato il limite del 67% d’invalidità, dato non riportato nella delibera regionale del luglio 2015. Proprio su questo punto il Comune chiede spiegazioni alla Regione e di integrare l’atto per evitare ricorsi da chi si è visto il rinnovo negato.

Le novità introdotte dalla Bip card sono innanzitutto il rinnovo annuale, per evitare di ricadere negli stessi problemi, e il pagamento una tantum di 15 euro per il disbrigo della pratica: una richiesta che prima era gratuita. Scelte che hanno fatto storcere non pochi nasi e sui cui rimangono ancora alcune incertezze, a partire dalla data di scadenza. La nuova durata è di un anno solare, ovvero 365 giorni dall’emissione: le prime tessere sono datate dicembre 2015 ma viste le proroghe concesse, avranno una validità effettiva di appena quattro mesi, a partire dal primo settembre.

Una faccenda di cui l’assessorato ai Trasporti deve ancora discutere insieme a Comune e Gtt per trovare una quadra.

http://www.lastampa.it/

 

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