Chi ha difficoltà motorie è soggetto a maggiori discriminazioni. La fascia di età più colpita ha tra i 40 e i 60 anni. Lo rileva l’Anmic
AGI – Il tipo di disabilita’ che subisce un maggior numero di discriminazioni è quella motoria, con una quota che si attesta al 41%, mentre quella sensoriale è pari al 24% del totale delle segnalazioni. Lo rileva Anmic, che ha stilato una relazione sulla base dei dati raccolti dal suo contact center negli anni campione 2019-2020-2023.
L’età anagrafica dei contatti si riferisce prevalentemente alla fascia 40-60 anni. Considerando il solo 2023, specifica il documento, le discriminazioni perpetrate sul posto di lavoro hanno registrato un’alta percentuale di segnalazioni attestandosi al 23%. La maggior parte di queste provengono da persone con una percentuale di invalidità civile riconosciuta tra il 75% e il 99%.
Nella tematica “servizi pubblici e privati” si registra una criticità trasversale su tutto il territorio nazionale; le regioni del sud hanno registrato il 48% delle segnalazioni, mentre le regioni del centro e del nord si sono attestate rispettivamente al 27% e al 25% del totale.
Redazione AGI
di Andrea Managò