Disabili e lavoro, una questione culturale

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di Maurizio Carucci

In Italia sono circa 2,8 milioni (il 10,7% del totale) le famiglie che hanno un componente con disabilità; eppure sei aziende su dieci non hanno ancora definito un piano per supportarle e due su dieci non pensano sia importante farlo.

Un milione di persone con diversa abilità non riesce a inserirsi nel mondo lavorativo. Ciò accade perché mancano idee, strumenti e professionalità adeguate a progettare e gestire il collocamento mirato e i percorsi personalizzati di accompagnamento al lavoro, indispensabili per la maggior parte delle persone con disabilità, sul modello di quanto accade in molti Stati europei e anche in alcune realtà locali del nostro Paese, dove vengono realizzate con successo sperimentazioni e buone pratiche. L’attuazione di politiche di diversità e inclusione è una delle sfide sociali più urgenti, a cui anche le imprese sono chiamate a rispondere. È ancora lontano il tasso di occupazione dei disabili in Italia rispetto alla media dell’Unione Europea. Su 100 persone di 15-64 anni che pur avendo limitazioni nelle funzioni motorie e/o sensoriali essenziali nella vita quotidiana oppure disturbi intellettivi o del comportamento sono comunque abili al lavoro, solo il 35,8% è occupato. Il tasso medio Ue di occupazione delle persone disabili è invece superiore al 50%. Il sistema pubblico di collocamento non riesce a realizzare più di 20/30mila inserimenti l’anno. I numeri sono ancora più drammatici per le donne che risultano fortemente svantaggiate rispetto agli uomini (quasi il 40% rispetto al 60%); se si osserva l’area geografica, lo squilibrio è ancora più grande: la Lombardia, da sola, occupa tante persone con disabilità quanto l’intera macro area Sud-Isole. Sebbene il percorso dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità ha una lunga storia, che parte da nessuna normativa specifica fino agli anni ’60 (sebbene già la nostra Costituzione definisca chiaramente i principi di pari dignità sociale di tutti i cittadini – art. 3 – e il diritto al lavoro per tutti i cittadini – art. 4) a un primo testo di legge dedicato nel 1968 fino alla realizzazione di un impianto normativo più definitivo e completo solo nel 1999 con la legge n. 68/99. A differenza delle precedenti norme, la legge 68/99 si è posta l’obiettivo di puntare alla qualità rilanciando il concetto di diritto così come inteso dalla Carta.

Un fondo per chi assume giovani con disabilità

Tra le novità del decreto Lavoro (n. 48/2023), in vigore dallo scorso 5 maggio, c’è anche un contributo riconosciuto per l’assunzione di persone disabili con meno di 35 anni. Il nuovo incentivo all’occupazione si aggiunge a quelli previsti per l’assunzione di giovani Neet e dei percettori dell’assegno di inclusione, la prestazione che dal prossimo anno sostituirà il reddito di cittadinanza. Come si legge all’articolo 28 del decreto, viene istituito un apposito fondo per il riconoscimento di un contributo in favore di chi impiega giovani lavoratori disabili a tempo indeterminato, ai sensi della legge n. 68 del 1999. L’agevolazione, però, è dedicata esclusivamente alle assunzioni effettuate nel periodo compreso tra il 1° agosto 2022 e il 31 dicembre del 2023 da: enti del Terzo settore (articolo 4 del dl n. 117/2017); organizzazioni di volontariato; associazioni di promozione sociale; organizzazioni non lucrative di utilità sociale iscritte nella relativa anagrafe (dl n. 460/1997). Le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale devono essere coinvolte nel processo di trasmigrazione al Runts-Registro unico nazionale del Terzo settore. Lo scopo è quello di valorizzare e incentivare le competenze professionali dei giovani con disabilità e il loro diretto coinvolgimento nelle diverse attività statutarie produttive e nelle iniziative imprenditoriali. Per tutti i dettagli e le istruzioni, come il valore del contributo, le modalità di domanda per l’accesso al beneficio e i criteri per l’erogazione si dovrà attendere ancora del tempo. Le indicazioni, infatti, saranno contenute in un apposito decreto che dovrà essere adottato entro il 1° marzo 2024. Ulteriori novità per le persone con disabilità, non solo lavoratori under 35, sono in arrivo con il nuovo disegno di legge delega per la semplificazione dei procedimenti amministrativi. Per quanto riguarda i cittadini e le cittadine con disabilità si prevede un processo di semplificazione e velocizzazione delle procedure di accesso a prestazioni, programmi e servizi socio-assistenziali, di istruzione e di inclusione. Inoltre, saranno ridotti gli accertamenti sanitari per le patologie e le disabilità permanenti, così come le spese amministrative a carico dei cittadini affetti da patologie croniche e invalidanti. Semplificazioni in arrivo anche per quanto riguarda la presentazione della documentazione necessaria per ricevere le prestazioni a cui si ha diritto. Le persone con disabilità, infatti, non dovranno inviare nuovamente i documenti già presenti nelle piattaforme o nel fascicolo sanitario elettronico.

Le buone pratiche

Andel-Agenzia nazionale disabilità e lavoro è un soggetto non profit che opera nel campo ​della inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Il progetto nasce da una sinergia fra persone con disabilità ed esperti di questo particolare segmento del mercato del lavoro con il fine di coniugare cultura inclusiva e servizi sul territorio e si fonda sul principio della mutualità e sussidiarietà. Andel offre una concreta e capillare erogazione di servizi alle aziende, alla pubblica amministrazione, alle cooperative sociali, alla scuola e all’Università per favorire la valutazione, la formazione per il lavoro, l’orientamento delle persone con disabilità e quindi il loro accompagnamento nel mondo del lavoro. Si occuperà, inoltre di attività divulgative, culturali e propositive di promozione dell’inclusione lavorativa. Andel ha già partecipato alla stesura di un appello ai parlamentari italiani per l’inserimento nel Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza di una specifica linea d’azione per l’inclusione lavorativa dei disabili, finanziata con una quota di 500 milioni dei fondi europei assegnati all’Italia. Il 24 maggio 2023, invece, le sale dell’Università Bocconi di via Guglielmo Röntgen 1 a Milano, hanno ospitato l’edizione 2023 del Diversity Day, il progetto integrato che dal 2007 si occupa di promuovere e facilitare l’inserimento di persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette mettendo in contatto diretto i candidati con le aziende presenti e creando momenti di formazione per fornire gli strumenti utili per poter trovare un’occupazione nel mondo del lavoro. Il Diversity Day nasce, infatti, come primo career day volto a accorciare le distanze tra disabilità e mondo del lavoro, mettendo in collegamento diretto i candidati, le realtà aziendali, le università, gli istituti scolastici in generale, le associazioni e le istituzioni. Possiamo definirlo oggi il più importante momento d’incontro riservato all’inserimento e all’inclusione lavorativa di persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette ex L.68/99 sul territorio italiano. Infine Groupama Assicurazioni – prima filiale del Gruppo assicurativo francese omonimo e tra i principali player nel settore assicurativo in Italia – continua a puntare sulle persone e conferma il suo impegno per la promozione dell’inclusività e del rispetto della diversità in azienda, con nuovi progetti avviati negli ultimi mesi. Tra questi uno “sportello” dedicato all’orientamento dei dipendenti in tema di disabilità e un nuovo sito web volto a migliorare l’accessibilità online per chi ha difficoltà visive, motorie o cognitive. La Compagnia è da sempre impegnata nella realizzazione di un modello in grado di generare valore a beneficio della collettività: una volontà che di recente si è tradotta nella Boussole. Un progetto, nato da un’idea di alcuni volontari e con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei suoi dipendenti e delle loro famiglie nell’affrontare la scoperta e le difficoltà di gestione della disabilità nelle sue diverse forme, che si è tradotto nella creazione di uno sportello di orientamento, animato da volontari, appositamente formati. La Boussole è un vero e proprio strumento di orientamento: attraverso la somministrazione di un questionario ai dipendenti, intercetta le diverse criticità, anche familiari, e le orienta verso enti o organizzazioni adeguate. In Groupama, infatti, l’accessibilità digitale è e sarà un progetto in continua evoluzione. È lo strumento con cui la compagnia si avvicina ai suoi utenti permettendo a tutti di navigare sui suoi siti, senza alcun tipo di barriera. La prima azione concreta di questa trasformazione inclusiva è stata l’adozione di un widget basato su AI che permette di offrire la migliore esperienza di navigazione anche a chi ha difficoltà visive, motorie o cognitive, migliorando l’accessibilità del sito e dei nostri preventivatori online. Un passo in avanti importante: nel nostro Paese, infatti, il 98% dei siti internet non sono accessibili alle persone con qualche forma di disabilità (sensoriale, motoria, cognitiva o psichica), ovvero a circa il 20% della popolazione italiana. Ciascun utente, cliccando sull’icona blu presente sul sito groupama.it potrà accedere a oltre 50 opzioni personalizzabili.

Adecco seleziona oltre 350 persone

Adecco seleziona oltre 350 addetti/e alla vendita e all’accoglienza in occasione della Ryder Cup 2023, una delle più prestigiose competizioni di golf a livello mondiale, che si terrà al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia (Roma) dal 25 settembre al 1° ottobre. In qualità di addetto/a accoglienza e vendita le risorse inserite nel team saranno il punto di riferimento per i clienti, che entreranno nello store per acquistare il merchandising legato all’evento, facendo vivere loro un’esperienza d’acquisto unica e irripetibile. Non si richiede esperienza pregressa nel retail, ma averla maturata sarà requisito preferenziale.
Ulteriori informazioni sull’azienda, sulle figure ricercate e sulle modalità per candidarsi sono disponibili a questo link: Addetti/e alla vendita e accoglienza

 

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