Permessi 104: sono utilizzabili anche di sabato e domenica? La risposta è strabiliante

L’INPS detta delle regole ben precise per la fruizione dei permessi 104 nei giorni di sabato e domenica ed in quelli festivi

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di Antonia Festa

L’orario di lavoro è il tempo durante il quale il dipendente è a disposizione del proprio datore e compie le mansioni per le quali è stato assunto

La normativa specifica, tuttavia, che in tale definizione va ricompreso anche l’orario organizzato su turni. In tal caso, i dipendenti non lavorano durante le classiche 8 ore, dal lunedì al venerdì, ma possono essere impiegati a rotazione, 7 giorni su 7, inclusi i sabati, le domeniche e i festivi.

Che succede, dunque, se uno di questi lavoratori deve utilizzare i permessi 104? Ci sono limitazioni alla fruizione dell’agevolazione, derivanti dalla peculiarità dell’orario lavorativo?

L’INPS, attraverso un Messaggio del 2018, ha specificato che tali permessi possono essere sfruttati anche di domenica o nei festivi, se il dipendente, normalmente, lavora durante quei giorni. Vediamo, quindi, quali sono tutte le regole previste dall’Istituto di previdenza.

Permessi 104: a chi spettano?

La modalità di fruizione dei permessi 104 varia a seconda che il richiedente sia il lavoratore oppure un badante che presta assistenza ad un figlio disabile grave.

Nel primo caso, infatti, il dipendente ha diritto a 3 giorni di permesso al mese, che possono essere anche frazionati a ore (1 o 2 ore al giorno, in base all’orario lavorativo effettuato).

Nel secondo caso, invece, i permessi 104  vengono concessi in base all’età del figlio disabile. Se, infatti, il bambino ha meno di 3 anni, il genitore può beneficiare dei 3 giorni di permesso, sempre frazionabili a ore. Se il figlio ha un’età compresa tra i 3 ed i 12 anni, può usufruire del prolungamento del congedo parentale. In tale ipotesi, si ha diritto al 30% della retribuzione, per un periodo massimo non maggiore di 3 anni.

Al compimento dei 12 anni, infine, i genitori potranno accedere solo ai permessi 104.

Cosa succede di sabato e di domenica?

Come abbiamo già anticipato, alcuni mestieri prevedono un’organizzazione dell’orario di lavoro anche in giorni che, normalmente, sono di riposo, come la domenica e i festivi.

L’INPS ha chiarito le regole per l’utilizzo dei permessi 104 anche in relazione al lavoro domenicale e festivo, specificando che:

  • la Legge 104/1992 parla di permessi mensili retribuiti “a giornata”. Di conseguenza, non ha alcuna importanza il numero di ore che il lavoratore svolge oppure l’organizzazione del suo orario di lavoro;
  • il permesso goduto è considerato come un giorno intero, anche quando il turno di lavoro si svolge tra due giorni solari;
  • i permessi possono essere utilizzati anche quando coincidono con una domenica “lavorativa”. La stessa regola si applica per il lavoro notturno. Per quanto riguarda il sabato, invece, questo giorno è, di solito, ricompreso tra le giornate lavorative e, dunque, si applicano le regole appena elencate.

I requisiti per i permessi 104 e la presentazione della domanda

I disabili gravi e i familiari badanti che prestano loro assistenza possono legittimamente assentarsi dal lavoro, sulla base di quanto previsto dalla Legge n. 104 del 1992, la disciplina relativa all’assistenza, l’integrazione sociale e la tutela dei diritti delle persone handicappate.

Per utilizzare tale agevolazione, però, bisogna dimostrare di rientrare in una delle seguenti categorie:

  • disabili gravi;
  • genitori, coniugi, parti dell’unione civile, parenti e affini entro il 2° grado;
  • parenti o affini fino al 3° grado, se quelli di 2° grado hanno più di 65 anni, hanno patologie invalidanti oppure sono mancanti o deceduti.

I permessi 104, inoltre, spettano unicamente ai lavoratori dipendenti; sono esclusi i lavoratori autonomi e i parasubordinati.

L’interessato deve inviare una domanda telematica all’INPS. Il richiedente deve necessariamente possedere una disabilità grave e non deve essere ricoverato in una struttura ospedaliera a carico dello Stato. Lo status di disabile deve essere accertato dalla specifica Commissione medica ASL/ INPS. A tal fine, la Commissione rilascia un verbale, da allegare alla domanda stessa.

Per l’invio della domanda si può procedere autonomamente, in modalità telematica, effettuando l’accesso sulla piattaforma INPS tramite credenziali digitali SPID, CIE o CNS, oppure richiedendo l’assistenza di un CAF/ Patronato.

Infine, l’INPS ha 30 giorni di tempo per decidere se autorizzare o respingere la richiesta.

 

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