di Floriana Vitiello
C’è una novità congedo legge 104 particolarmente gradita dai caregiver e dai disabili: il tempo raddoppia.
La legge 104 prevede una serie di benefici e agevolazioni in favore di soggetti affetti da disabilità grave e dei loro familiari che li assistono. Tra le agevolazioni, vi è la possibilità di accedere ai permessi e congedi retribuiti.
Si tratta di un’opportunità a cui possono accedere sia i disabili che i caregiver lavoratori. Lo scopo dei permessi e dei congedi straordinari è quello di favorire l’integrazione sociale e lavorativa di queste categorie di cittadini definiti fragili.
Sebbene la legge prevede che un lavoratore possa assentarsi per un massimo di 2 anni per l’intera durata della sua carriera lavorativa, per assistere un familiare affetto da disabilità grave, c’è un’eccezione che raddoppia il tempo.
Novità congedo legge 104: di cosa si tratta
La legge 104 è la normativa che tutela i disabili e i caregiver. Per questo motivo, queste categorie di soggetti hanno diritto ad una serie di permessi, congedi e agevolazioni fiscali ed economiche.
Lo scopo di questi piccoli aiuti è quello di favorire l’integrazione sociale e lavorativa di disabili e caregiver.
In base a quanto stabilito dalla disciplina del 1992, il lavoratore che assiste un familiare affetto da disabilità grave e accertata ha la possibilità di assentarsi dal lavoro per due anni, nel corso dell’intera carriera lavorativa. Durante la fruizione del congedo straordinario il soggetto ha diritto alla retribuzione piena e alla maturazione dei contributi figurativi.
Possono beneficiare del congedo straordinario determinate categorie di familiari, in base ad uno specifico ordine gerarchico:
- Il coniuge, il convivente o la parte dell’unione civile che convive con il disabile grave;
- I genitori, anche adottivi o affidatari, del soggetto affetto da disabilità, nel caso in cui manchi il coniuge;
- Il figlio convivente della persona disabile, nel caso in cui manchi il coniuge e entrambi i genitori siano morti o disabili;
- Il fratello o la sorella convivente del disabile grave se il coniuge, i genitori e i figli mancano o sono invalidi;
- I parenti o gli affini entro il terzo grado di parentela conviventi con il disabile, se mancano tutte le altre categorie di soggetti beneficiari.
Quando incontrato raddoppia?
Il congedo straordinario riconosciuto al lavoratore che assiste un familiare disabile può avere una durata massima di 2 anni.
Tuttavia, come confermato dalla Corte di Cassazione nella sentenza numero 26605 del 23 novembre 2020, c’è un caso particolare che prevede il raddoppio del tempo concesso e che interessa i genitori di figli affetti da disabilità.
Per tutelare queste categorie di caregiver e privilegiare il diritto dei bambini a ottenere l’assistenza da entrambi i genitori, la Cassazione ha deciso che entrambi i genitori hanno diritto a due anni di congedo straordinario.
Dunque, in questo specifico caso, il congedo riconosciuto dalla legge 104 raddoppia a 4 anni divisi tra entrambi i genitori.
Anche nel caso in cui i genitori abbiano due o più figli affetti da disabilità il congedo straordinario, a cui può accedere ogni singolo lavoratore, rispetta il tetto dei 2 anni.
Ad ogni modo, è bene ricordare che il congedo straordinario spetta solo ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che del settore privato. Non è prevista alcuna forma di tutela, di questo genere, per i lavoratori autonomi.