di Elisa Calamari
VILLANOVA – Di questi tempi avviare una nuova attività è tutt’altro che semplice, ancora di più se lo scopo non è unicamente economico. Eppure le sorelle cremonesi Alessandra e Jenny Tortini si sono messe in gioco con un progetto all’insegna dell’inclusione: la cooperativa sociale Nereide, fondata nel 2020 e dalla primavera 2021 con sede a Villanova, dà lavoro ad una decina di ragazzi con disabilità che ogni giorno sono impegnati in assemblaggio e confezionamento; pulizie; stampa di materiale cartaceo; archiviazione di documenti; lavorazioni per conto di terzi. Arrivano da Castelvetro, Villanova, Monticelli, Cortemaggiore.
«Dopo qualche anno di esperienza a contatto con il mondo delle cooperative cremonesi abbiamo deciso di intraprendere un percorso autonomo – spiega Jenny –. Siamo partite da una constatazione: in questa zona, che fa capo all’Ausl di Fiorenzuola, esistono case residenziali, centri diurni per anziani e centri socio-riabilitativi per disabili che offrono esclusivamente percorsi di cura e assistenza. Noi vogliamo invece inserire nel mondo del lavoro persone con disabilità fisiche o psichiche, con disagio sociale o borderline.
Il tutto nell’ottica commerciale di offrire servizi alle imprese del territorio. A seguito di un aumento sempre più cospicuo di persone disabili alla ricerca di un lavoro, Nereide vuole quindi essere un luogo accogliente che possa essere un punto d’incontro tra persone in difficoltà e persone normodotate, che tutte insieme mettano in gioco le loro abilità e garantiscano servizi alle aziende».
Attualmente insieme a Jenny e Alessandra lavorano solo persone con disabilità, ma per svolgere alcune delle attività più pesanti le sorelle Tortini stanno cercando un lavoratore normodotato da affiancare ai ragazzi: «Stiamo faticando a trovarlo e quindi lanciamo un appello, si tratterebbe di una buona opportunità professionale oltre che di un’esperienza interessante». Nereide collabora con il Centro salute mentale di Fiorenzuola e ha intrapreso anche collaborazioni con i Comuni del territorio, proprio nell’ottica dell’inserimento lavorativo dei disabili.