Lavoro, ecco le linee guida banca dati per il collocamento dei disabili

Presentate dal ministro del Lavoro e dalla ministra per le Disabilità, Stefani

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Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e la ministra per le Disabilità, Erika Stefani, hanno presentato le “Linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità” e la relativa banca dati.

Sono state adottate a seguito della pubblicazione l’11 marzo scorso del decreto ministeriale numero 43 e fanno propri i principi espressi dalla convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Tengono poi in considerazione gli obiettivi della recente strategia europea per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 presentata dalla commissione europea. In particolare, si assume la dimensione del lavoro come fondamentale per i percorsi di integrazione sociale delle persone con disabilità e la più ampia realizzazione dei relativi progetti di vita indipendente.

Le Linee guida prevedono interventi concreti specifici rivolti a giovani con disabilità non ancora in età da lavoro o ancora all’interno del sistema d’istruzione, che saranno accompagnati in un percorso di inclusione sociale e integrazione lavorativa; coloro che accedono per la prima volta alle liste del collocamento obbligatorio o sono iscritti da non oltre 24 mesi; disoccupati da oltre 24 mesi e persone che rientrano nel mercato del lavoro dopo dimissioni, licenziamenti o lunghi periodi di malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale o riabilitazione.

La banca dati e le linee guida in materia di collocamento privato delle persone con disabilità rappresentano un “passaggio importante”, che ha l’obiettivo di “integrare un progetto di vita indipendente” per questi cittadini. E’ quanto ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, illustrando il piano.

“E’ un traguardo importate – ha sottolineato – che riconosce un ruolo decisivo all’integrazione del sistema informativo e delinea un percorso di collaborazione, di condivisione tra le istituzioni, che realizza un sistema di inclusione lavorativa più efficace e organico in tutto il Paese. E’ stato un percorso non semplice perché prevedeva l’acquisizione da una serie di altre amministrazioni e una interlocuzione che si è sviluppata in più battute con le Regioni”. Il ministero del Lavoro “ha poi avviato interlocuzioni con Inps e Inail per gli adempimenti utili a rendere operativa la banca dati – ha aggiunto Orlando – ed è in procinto di proseguire l’interlocuzione con le Regioni, che saranno soggetti determinanti per l’attuazione delle misure indicate”. Le linee guida “costituiscono un documento di indirizzo che orienta e stabilisce gli elementi di programmazione – ha proseguito Orlando – per realizzare standard omogenei nel servizio, che mira all’integrazione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. L’obiettivo è la giusta collocazione della persona disabile nel mondo del lavoro, partendo dalla valutazione della sua situazione sotto il profilo socio-sanitario”.

Secondo il ministro del Lavoro “questo sforzo non va visto sotto il profilo assistenziale. Non stiamo facendo un favore alle persone che riusciamo a includere nel mondo del lavoro. Stiamo raccogliendo anche delle capacità e delle risorse, delle volte dei talenti, che rischiano di essere esclusi dal mondo del lavoro per pregiudizi, discriminazioni, ostacoli. Ho voluto che si colmasse questo vuoto inaccettabile, era una pagina vergognosa che abbiamo voluto superare”. Orlando ha inoltre spiegato che “ci sarà un monitoraggio annuale. Questo lavoro corrisponde allo spirito secondo cui nella possibilità di realizzare percorsi di inclusione il lavoro può svolgere una funzione fondamentale, non solo in ottica di supporto alla persona disabile.

Ma anche di umanizzazione della produzione del lavoro”.

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