Collocamento obbligatorio, esonero più costoso. ANMIC: “una vera follia”

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Collocamento obbligatorio, esonero più costoso dal primo gennaio del 2022.

Aumenta il contributo esonerativo a carico dei datori di lavoro per ogni lavoratore disabile non assunto. Si passa da 30,64 a  a 39,21 euro. A stabilirlo è Il Decreto Ministeriale n.193/2021, a firma del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando. La somma è stabilita in misura pari al 40% della retribuzione media giornaliera lorda.

Redazione ANMIC24

A spiegarlo è il prof. Nazaro Pagano, Presidente nazionale di ANMIC e Fand, nella puntata di ANMIC informa in onda su radio ANMIC 24.

Collocamento obbligatorio, la Legge

E’ la Legge 12 marzo 1999 n.68 ad introdurre il collocamento obbligatorio. Lo scopo è quello di favorire l’occupazione delle persone con disabilità. Infatti la legge prevede l’obbligo di assumere un lavoratore disabile per le aziende che occupano almeno 15 dipendenti. Ma per tutti i datori di lavoro l’obbligo di assunzione si determina calcolando il personale complessivamente occupato.

In particolare, l’art. 3 stabilisce che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze:

  • 1 lavoratore con disabilità se l’azienda occupa da 15 a 35 dipendenti.
  • 2 lavoratori se occupa da 36 a 50 dipendenti.
  • Il 7% dei lavoratori se occupa più di 50 dipendenti.  L’obbligo scatta automaticamente al raggiungimento di 15 dipendenti. Poi entro 60 giorni l’azienda deve presentare domanda di assunzione obbligatoria agli uffici competenti.

Esonero dal collocamento obbligatorio

I datori di lavoro privati e gli enti pubblici con più di 35 dipendenti che, per le speciali condizioni della propria attività, non possono coprire l’intera quota di posti riservati ai disabili, possono essere parzialmente esonerati dall’obbligo di assunzione.

Soprattutto quando l’attività lavorativa è particolarmente faticosa, pericolosa o presenta particolari modalità di svolgimento.

Il calcolo del contributo esonerativo

Le aziende che hanno chiesto ed ottenuto un provvedimento di esonero parziale dall’obbligo di assumere lavoratori disabili, sono tenute a versare un apposito contributo. Si tratta del “contributo esonerativo” di 39,21 euro che va al Fondo regionale per l’occupazione dei disabili.

In particolare il contributo va moltiplicato per ogni giorno lavorativo riferito a ciascun lavoratore disabile non occupato.

A chi inviare la richiesta di esonero

La richiesta va inviata all’Ufficio per il Collocamento mirato del territorio in cui l’azienda ha la sede legale  – spiega il prof. Pagano.

Le richieste di esonero vanno compilate su appositi modelli, in cui indicare il numero dei dipendenti occupati, le caratteristiche dell’attività e le motivazioni.

Tuttavia l’esonero può essere autorizzato fino ad un massimo del 60% della quota di riserva. Sebbene la quota possa aumentare fino all’80% per i datori di lavoro operanti nel settore della sicurezza e della vigilanza e nel settore del trasporto privato.

 

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