Gli invalidi civili costano all’Inps 29 milioni di euro. Prestazioni in calo sul 2016

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L’indennità media è di 502,89 euro, mentre la pensione è di 290,41 euro.La provincia di Lecce si conferma un territorio in cui è presente una quota importante di invalidi

LECCE – Gli invalidi civili costano all’Inps circa 29 milioni di euro. Ogni mese, l’Istituto nazionale della previdenza sociale sborsa, infatti, 28 milioni 960mila 440 euro nella sola provincia di Lecce. Esistono due tipi di prestazioni: l’indennità (legata al tipo di invalidità civile ed indipendente dal reddito) e la pensione (legata a requisiti reddituali) per un totale di 67 mila e 510 prestazioni.

È quanto emerge da uno studio condotto dall’Osservatorio economico di Davide Stasi che ha elaborato i dati Inps. La provincia di Lecce si conferma, così, un territorio in cui è presente una quota importante di invalidi. “O presunti tali”, commenta Stati, perché sono note le numerose truffe ordite ai danni dello Stato, con la complicità di medici e professionisti d’ogni genere.

Tornando ai numeri, comunque, l’indennità media è di 502,89 euro, mentre la pensione è di 290,41 euro. Nel Salento, i ciechi assoluti che percepiscono una pensione sono 625. L’importo medio mensile è di 314,45 euro. I ciechi parziali sono 862 ed incassano, in media, 286,31 euro. Le indennità di accompagnamento sono 919, con una media di 914,46 euro.

Le indennità ai ventesimisti (ciechi parziali con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi) sono mille e 88, con un trattamento medio di 209,47 euro. I sordomuti sono 228 e percepiscono 288,73 euro pro-capite. Ci sono, poi, le indennità di comunicazione erogate a 620 beneficiari (media 256,20 euro). Le pensioni di inabilità sono 10 mila 836 mentre quelle di accompagnamento agli invalidi totali sono 39 mila 174. Ai 10 mila 930 invalidi parziali si riconoscono 289,91 euro, a cui si aggiungono 2 mila e 69 indennità di frequenza ai minori e 159 indennità di accompagnamento agli invalidi parziali.

“Va ricordato – spiega Davide Stasi – che l’importo complessivo annuo delle pensioni è ottenuto moltiplicando il valore dell’importo mensile per 13 mensilità (12 nel caso delle indennità di accompagnamento). Agli invalidi civili sono assegnate pensioni e indennità di accompagnamento, concesse in presenza di accertata inabilità al cento per cento e impossibilità di deambulare o compiere gli atti quotidiani della vita. Al contrario delle pensioni di invalidità civile, cecità e sordomutismo e degli assegni mensili di assistenza agli invalidi civili parziali, l’indennità di accompagnamento non è soggetta a limiti reddituali, ma viene erogata per la minorazione”.

Rispetto all’anno prima sono state tagliate 981 prestazioni assistenziali. Sono cresciuti, invece, gli assegni di assistenza (+173); le indennità di frequenza minori (+31) e le indennità di accompagnamento agli invalidi parziali (+20).

“La contrazione di quasi mille prestazioni a favore degli invalidi civili – sottolinea Stasi – conferma la stretta messa in atto. È vero sì che una parte sia dovuta ai decessi, ma una quota è imputabile alle misure tese alla riduzione delle pensioni di inabilità e alle indennità di accompagnamento agli invalidi totali, rispettivamente meno 417 e meno 422”.

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