Un cinquantenne disabile di Rimini rinviato a giudizio per presunta violenza su giovane 21enne donna invalida.
Nella città di Rimini, si è verificato un episodio sconcertante che ha coinvolto un uomo cinquantenne disabile, il quale è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una giovane donna di 21 anni, anch’essa affetta da disabilità. La dinamica degli eventi, che ha scosso la comunità locale, si è svolta in una clinica della città, luogo in cui avrebbe dovuto regnare la sicurezza e il rispetto per le fragilità altrui.
L’episodio contestato
La ricostruzione degli eventi, secondo le forze dell’ordine, narra che l’uomo, nonostante la sua condizione di disabilità e l’uso della sedia a rotelle, avrebbe manipolato la situazione a suo favore, sfruttando la sua condizione per guadagnare la fiducia della vittima. L’accusato avrebbe chiesto aiuto alla giovane donna, fingendo di trovarsi in difficoltà. Una volta ottenuta la sua fiducia, l’ha indotta a seguirlo in una parte dell’edificio priva di telecamere
La dinamica dell’abuso
In quella zona isolata della clinica, l’uomo avrebbe approfittato della situazione per compiere gesti di violenza sessuale. La vittima, a causa delle sue limitazioni fisiche, non è stata in grado di opporre resistenza. La sua condizione di invalidità ha reso l’episodio ancor più drammatico, poiché è stata completamente sopraffatta dall’aggressore. L’orrore è proseguito finché una donna anziana, passando per caso, non ha interrotto l’abuso, dando l’allarme e permettendo così l’intervento del personale della clinica.
Il sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha richiesto il rinvio a giudizio dell’indagato, che è difeso dall’avvocato Andrea Guidi. L’indagato, residente nella provincia di Rimini, ha già precedenti per azioni simili, un dettaglio che aggiunge gravità all’accusa. Ora sarà il Tribunale di Rimini a dover stabilire la veridicità delle accuse e a decidere le conseguenze per l’uomo accusato di questo atto orribile.
Questo caso ha sollevato numerose questioni riguardanti la sicurezza e la protezione delle persone vulnerabili in strutture sanitarie, mettendo in luce la necessità di rafforzare le misure di vigilanza e di supporto per prevenire episodi simili in futuro. Nel frattempo, la comunità di Rimini rimane in attesa delle decisioni della giustizia, sperando in una risoluzione che porti giustizia e serenità alla vittima e alla società nel suo complesso.
Redazione NewsMondo
di Christian Luca Di Benedetto