Prima se la prendono con il titolare, poi passano a un cliente sordomuto e infine picchiano il rider intervenuto a difesa di quest’ultimo, che è stato trasportato in ospedale.
È il sunto quanto accaduto giovedì sera all’interno dei locali di Jonny, esercizio che vende kebab in via Dante, a Thiene. Una vicenda che ha visto come protagonisti in negativo tre avventori del locale, già noti alle forze dell’ordine, e che avrebbe potuto anche concludersi in maniera peggiore, tanto che ha richiesto l’intervento dei carabinieri della locale stazione, i quali sono al momento al lavoro per ricostruire le dinamiche dell’accaduto.
Offese, spintoni e pugni
Stando alle testimonianze, tutto sarebbe iniziato quando i tre clienti, in evidente stato di ebbrezza alcolica, avrebbero iniziato a molestare il titolare dell’esercizio, infastidendolo verbalmente. Dopo qualche minuto, sarebbe quindi entrato nel locale un giovane sordomuto, e i tre avrebbero dirottato su di lui le loro intenzioni. Dapprima l’offesa sarebbe stata solamente a parole, mentre a un certo punto avrebbero iniziato a prenderlo a spintoni. Proprio in quel momento, sarebbe quindi entrato un rider, anche lui di giovane età, che si sarebbe frapposto tra i tre e il ragazzo, chiedendo loro cosa stessero facendo, e se non si fossero accorti che era sordomuto. A quel punto, questi avrebbero dato addosso al rider, il quale sarebbe stato colpito a più riprese con calci e pugni.
Identificati i tre aggressori
Allertati immediatamente dal titolare del locale, sono giunti rapidamente sul posto i militari della stazione di Thiene. Al termine della rissa, il giovane fattorino è stato quindi portato all’ospedale a causa dei numerosi traumi riportati, anche se per fortuna non si è rivelato nulla di grave, tanto che il ragazzo è tornato al lavoro già il giorno successivo. Solo un po’ di spavento per l’altro cliente molestato, che nonostante abbia ricevuto alcune sberle non ha richiesto medicazioni, mentre i tre aggressori si sarebbero dileguati in fretta, anche se sono stati comunque identificati dai carabinieri. Stando alle ricostruzioni, si tratterebbe di uomini originari dell’Europa dell’est, tra i 40 e i 50 anni, già noti alle forze dell’ordine.
di Francesco Brun
Redazione Corriere del Veneto