di Federico Garau
Finita agli arresti domiciliari alla fine dello scorso settembre, la coppia di uomini del Basso Salento sarebbe responsabile di un secondo caso di abuso compiuto su minore. C’era già il sospetto da parte degli inquierenti che i due potessero aver preso di mira altri ragazzini, e purtroppo le preoccupazioni delle autorità si sono rivelate fondate.
La seconda vittima della coppia gay sarebbe addirittura più giovane della prima, si parla infatti di un tredicenne.
Il caso del 13enne: gli abusi durante la notte
Per quanto riguarda il ragazzino di tredici anni, le notizie sono ovviamente frammentarie. Sul caso, infatti, permane il massimo riserbo, come del resto è stato fatto per la prima vittima. Secondo l’accusa, il minore sarebbe stato abusato sessualmente durante le ore notturne. La coppia di uomini, amica dei genitori del ragazzino (un quadro dunque identico all’altro caso in esame), avrebbe approfittato del legame che si era creato per avere il pieno controllo sul tredicenne. Quest’ultimo sarebbe stato dunque invitato in più occasioni a casa dei due e avrebbe trascorso da loro anche la notte. Proprio in una di quelle notti (si parla infatti di un solo episodio, riferibile all’estate del 2022) si sarebbe consumato l’abuso.
Il minore aveva raggiunto la coppia insieme al fratello e a un altro amico. Poi tutti quanti, ragazzini e i due uomini, avrebbero dormito nello stesso letto. In quella circostanza sarebbe stata commessa la violenza nei confronti del tredicenne. Il racconto ha spinto gli inquierenti a richiedere con urgenza l’incidente probatorio.
Il caso del 15enne disabile
Prima che emergesse la storia del ragazzino di tredici anni, era stata diffusa la notizia del quindicenne con disabilità. L’adolescente, con difficoltà d’apprendimento, frequentava la casa dei due uomini, amici di famiglia, per essere aiutato nello studio. Proprio nella casa della coppia sarebbero avvenuti gli abusi, in questo caso più di una volta.
Tutto è venuto fuori quando la vittima ha trovato il coraggio di parlare con un’amica di infanzia, che ha allertato i genitori. Grazie alla testimonianza del quindicenne, i due uomini si trovano agli arresti domiciliari dallo scorso 27 settembre.
Si aggrava la posizione degli indagati
Fin dal principio la coppia di uomini si è dichiarata innocente e completamente estranea ai fatti. I due, di 48 e 42 anni, sono sposati da tempo con rito civile e negano ogni accusa. A difenderli sono gli avvocati Angelo Valente e Fabrizio Mangia. Il caso del tredicenne aggrava la loro posizione, perché adesso dovranno difendersi da una seconda accusa di abuso.
Pare che sarà presto disposta una perizia psicodiagnostica sui due ragazzini, così da verificare l’attendibilità dei loro racconti. Gli imputati, al momento, si trovano ai domiciliari, con applicazione di braccialetto elettronico.