di Nicola Sposato
«Sono anni che non riesco a entrare alle Poste di via Pietro Melchiade a Scafati a causa del gusto alla pedana per i disabili». La denuncia arriva da Luigi Ravnic, 50enne in carrozzina, esasperato dopo l’ennesimo tentativo di entrare all’ufficio postale. Tutto accade mercoledì mattina quando Ravnic si reca in Posta. Con lui ci sono Emanuele, il giovane accompagnatore, e la mamma. Arrivati a via Melchiade la triste conferma: Ravnic e il suo accompagnatore provano a salire ma la rampa è bloccata. Fallisce anche il tentativo di far salire l’uomo in braccio all’accompagnatore.
E cosi Ravnic, la mamma e l’accompagnatore sono costretti a ritornare a casa. In attesa di entrare c’era anche una persona anziana seduta su una panchina in evidenti difficoltà per poter accedere all’ufficio. Le parole di Ravnic diventano un duro sfogo che, dalle difficoltà alle Poste, arriva ad abbracciare tutta la città. «Diciamocelo chiaro – commenta amaro – Scafati non è a misura di disabile. La speranza è quella di trovare la pedana funzionante e poter finalmente entrare alle poste. Ma le mie difficoltà sono quelle di un disabile in carrozzina che ogni giorno deve affrontare barriere architettoniche. Mi riferisco ai marciapiedi ricchi di avvallamenti. Ci sono le auto in divieto di sosta. Ci sono piccole e grandi difficoltà. Io sono accompagnato da Emanuele che mi aiuta e tutti i giorni proviamo a sconfiggere le barriere, sia architettoniche, che nella mente della gente che non comprende quanto tutto ciò sia difficile». In conclusione l’appello: «Le mie parole sono rivolte alle Poste di via Melchiade ma anche al sindaco di Scafati Cristoforo Salvati – conclude – bisogna lavorare tanto per far in modo che anche una semplice passeggiata in carrozzina non diventi una sfida troppo difficile da affrontare. Le barriere architettoniche vanno eliminate».