Non si sarebbe suicidata. Sarebbe caduta da quel balcone per sfuggire alle violenze del marito.
La Procura di Vibo Valentia ha chiuso le indagini che mirano a far luce sulla morte di Annamaria Sorrentino, la ragazza napoletana 29enne, sordomuta, ex miss Campania, deceduta il 19 agosto 2019 dopo essere precipitata dal balcone di una casa vacanze a Parghelia, nel Vibonese.
L’avviso di conclusione delle indagini preliminari del pm Corrado Caputo interessa Paolo Foresta, marito di Annamaria Sorrentino, indagato per omicidio preterintenzionale e alre due persone.
L’uomo avrebbe aggredito la moglie per gelosia dopo averne scoperto la relazione con uno dei componenti della comitiva con la quale si trovavano in vacanza. Indagati per favoreggiamento personale (avrebbero omesso di riferire alla polizia circostanze determinanti per la ricostruzione dei fatti) sono Gaetano Ciccarelli, 36 anni, di Napoli, e Francesca Nero, 36 anni, marito e moglie.
Determinanti per le indagini della Squadra Mobile di Vibo Valentia le intercettazioni nella sala d’aspetto della Questura dove tutti gli audiolesi componenti della comitiva in vacanza erano stati convocati dopo la morte della Sorrentino. I filmati sono stati visionati da periti esperti del linguaggio dei segni ed hanno permesso di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Determinante anche la testimonianza di un altro componente della comitiva che ha smentito la versione di Paolo Foresta secondo il quale i tre avrebbero tentato di trattenere Annamaria Sorrentino per impedirle di suicidarsi. La donna, invece, secondo l’accusa, per sfuggire all’aggressione del marito, sarebbe corsa verso il balcone della casa di Parghelia perdendo l’equilibrio e cadendo poi rovinosamente al suolo.