Abbassa la mascherina per comunicare perchè sorda ma viene allontanata dal negozio

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Parla la sorella: “E’ stata umiliata, siamo andate via in lacrime. Resta dentro tanta rabbia e tanta tristezza”

di Adele Galetta

CEGLIE MESSAPICA –  Sono state allontanate dal negozio perchè avevano abbassato per qualche minuto la mascherina protettiva.
Peccato, però, che era l’unico modo per comunicare dato che si trattava di una ragazza non udente. La vicenda è avvenuta ieri, lunedì 8 marzo 2021, in un’attività commerciale di Ceglie Messapica dove due sorelle si sono recate per fare degli acquisti.

La più piccola delle due, però, è sorda ed ha necessità di parlare attraverso il labiale, leggendo quello dell’altra persona. E’ ciò che accaduto: entrambe hanno abbassato la macherina per alcuni secondi per comunicare. Quindi se l’altro indossa la mascherina questo costituisce un’ostacolo per la persona sorda, considerata una disabilità “nascosta”, non immediatamente visibile agli altri.

“E’ una cosa che ci viene permesso di fare dai vari dpcm che si sono susseguiti in questi mesi – spiega Maria Elena Barletta, sorella maggiore.

Pur essendo in un angolo molto lontane dagli altri clienti, siamo state rimproverate, come è giusto che sia ma ho spiegato che non ho abbassato la mascherina perché non mi curo del pericolo, ma perché ho necessità di abbassarla per comunicare con mia sorella, sorda, non udente, che non sente. Niente, non è servito, nemmeno mostrare la tessera che attesta la sua sordità. Siamo state umiliate, lei è stata umiliata, è uscita in lacrime dal negozio solo perchè l’ignoranza di alcune persone non le permette di comunicare. 

Perché è stato come dirle: ‘Tu che hai una disabilità non puoi uscire, non puoi rapportarti col mondo né da sola né con chi ti accompagna per aiutarti. Tu sei disabile e resti a casa.’ Resta dentro tanta rabbia, tanta tristezza e tanta delusione nei confronti del genere umano.”

 

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