Il giorno dopo il ritrovamento dell’anziana di Recoaro Terme, a distanza di circa 32 ore dalla sua sparizione e 24 di ricerche assidue, un sospiro di sollievo è il trait d’union che lega la comunità locale, gli oltre 50 operatori che si sono adoperati e i familiari della 75enne, discretamente sana ma soprattutto salva. Rinvenuta intorno alle 18.30 di venerdì, in stato di semi incoscienza, riversa sul pavimento di un piccolo appartamento sfitto dello stesso edificio, grazie a un’intuizione dei vigili del fuoco. Da ieri sera la donna si trova ricoverata in codice giallo all’ospedale San Lorenzo di Valdagno, e non versa quindi in pericolo di vita.
Tra qualche giorni, se tutto filerà liscio durante la degenza, potrà tornare a casa.
E’ confusa e non è stata ancora in grado di spiegare cosa sia accaduto e come mai si fosse recata nell’alloggio vuoto, del quale disponeva delle chiavi di cortesia in caso di bisogno o di emergenza. L’ipotesi principale è che sia stata colta da un malessere, fortunatamente non così grave da rivelarsi letale, ma è chiaro a tutti che non sarebbe resistita ancora a lungo in quelle condizioni. Anche in considerazione dell’età. Motivo per cui sono giunti alla nostra redazione con preghiera di pubblicazione i ringraziamenti dei familiari, del marito 85enne ma anche dell’unica figlia della pensionata – residente nel Padovano – e di un giovane nipote che si è prestato come portavoce.
“Gianfranca è stata ritrovata sana e salva nella serata di ieri – così Giuseppe, che vive in Alto Adige e che ieri era presente a Recoaro negli attimi concitati del ritrovamento -, a nome di tutti i familiari vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche, dalle forze dell’ordine ai volontari che con grande professionalità e umanità hanno gestito le ricerche sul posto, e alle persone – il riferimento è ai singoli cittadini “naviganti” sui social – che hanno condiviso la nostra preoccupazione condividendo la notizia della scomparsa. Ma anche ai giornalisti che hanno tenuto aggiornata la popolazione di Recoaro in pensiero per Gianfranca”. Infreddolita, disidratata e disorientata, l’anziana recoarese è stata trasportata in barella dai vigili del fuoco fino all’ambulanza, per ricevere poi le cure del personale medico del pronto soccorso.
E’ proprio il giovane ora rientrato in Alto Adige a spiegare, mettendo a tacere le perplessità riguardo alla mole di uomini e mezzi che si sono mossi nelle ricerche su ampio raggio tra contrade e boschi della zona, come il luogo del ritrovamento fosse tutt’altro che facile e ovvio da individuare. Un piccolo alloggio chiuso dall’esterno, dove la pensionata non risulta si fosse mai recata in passato, dei due presenti su un piano superiore dello stabile. Come sono stati setacciati altri locali, cantine e scantinati e garage delle tante abitazioni sfitte della zona, per scrupolo si è andati a forzare anche quelle stanze di proprietà di vicentini residenti all’esterno apparentemente da escludere come luogo di rifugio per la donna. Certo rimane da capire il motivo per cui la porta fosse stata chiusa a chiave alle proprie spalle dalla stessa pensionata, che va ricordato è da tempo priva dell’udito. Forse per precauzione, si presume, ma si tratta di questioni che equivalgono a quisquiglie al confronto della gioia di aver salvato una vita. Appena in tempo.