FISCIANO – Si finge funzionario dell’Inps per rubare una donna non udente, fingendo peraltro un rapporto con il figlio della malcapitata, che è un carabiniere, e insieme a un complice si introduce in casa, facendo razzia. Sono stati proprio i militari, a seguito della denuncia, a individuare l’uomo, al quale è stato notificato il sequestro di una somma pari a 2.500 euro, vale a dire l’equivalente di quanto era riuscito a portare a casa mettendo a segno il furto rovistando nell’abitazione. Il soggetto è stato arrestato, finendo ai domiciliari. L’episodio è avvenuto il 17 dicembre 2019 sul territorio comunale di Fisciano, nella Valle dell’Irno, e ha visto protagonista S. C., peraltro gravato da altri precedenti, che ha preso di mira la signora ultra 65enne.
A finire nella rete dell’uomo, accompagnato pure da un complice non identificato, è stata anche la figlia della malcapitata. L’arrestato si è presentato come un dipendente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e avrebbe finto, per distendere gli animi e conquistare la fiducia delle vittime, una telefonata con il figlio della signora, un militare. Il “teatrino” sarebbe risultato piuttosto convincente, dopodiché è stata la persona che era con lui a facilitargli il compito, pensando ad intrattenere la poverina e sua figlia, mentre l’uomo si aggirava indisturbato per gli altri ambienti della casa, alla ricerca di soldi. Ha potuto in questo modo impossessarsi di ben 2.500 euro in contanti e a quel punto, evidentemente soddisfatto, ha tolto il disturbo insieme al suo complice. Una volta che la messinscena è divenuta evidente, sono subito partite le indagini del caso, coordinate dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, con in testa il procuratore Antonio Centore .
A condurre gli accertamenti, i carabinieri della stazione di Fisciano, guidati dal tenente colonnello Alessandro Cisternino , comandante della Compagnia di Mercato San Severino. A conclusione dell’attività investigativa, è scattata la richiesta di misura cautelare, inizialmente rigettata dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Nocera Inferiore. A seguito dell’appello proposto dal sostituto procuratore Angelo Rubano , accolto dal Riesame di Salerno e confermato dalla Cassazione il 10 novembre, il responsabile è stato arrestato e posto ai domiciliari, con la contestazione di furto ai danni della signora e della figlia, nonché di sostituzione di persona ai danni del carabiniere. Eseguito, infine, il sequestro preventivo, con la confisca di 2.500 euro.
(fr.ie.)