Roma, 15 ott – La Bnl lancia un nuovo modello di servizio e consulenza “costruito con le persone sorde e per le persone sorde, definendo caratteristiche e funzionalità sulla base delle reali esigenze di chi vuole interagire con la banca in autonomia e senza difficoltà e barriere”.
L’istituto di credito del gruppo Bnp Paribas ha avviato questa iniziativa, “prima banca in Italia, per poter essere un punto di riferimento per le esigenze bancarie e finanziarie di una comunità che in Italia conta oltre 65mila persone”. Un percorso in cui la Bnl è stata affiancata anche dalle associazioni di riferimento, “in una logica di utile e concreta condivisione”.
“Essere diversi – ha detto l’amministratore delegato Andrea Munari alla presentazione dell’iniziativa – significa essere unici. Questa iniziativa, della quale sono particolarmente orgoglioso, testimonia come la diversità e l’inclusione siano valori fondamentali per Bnl e per tutto il gruppo Bnp Paribas, tali da orientare le nostre strategie e il nostro modo di fare banca nel mondo. Vogliamo essere sempre più attenti al singolo e alla società tutta, sia quando operiamo sul fronte economico-finanziario sia quando interveniamo come impresa sociale, dando il nostro contributo per un futuro più sostenibile e responsabile verso le persone e il benessere collettivo”.
“Una società che non include – ha sottolineato Munari – che non apprezza le diversità di genere e di orientamento, è una società che è destinata a fallire. La cosa più importante per noi è combattere le discriminazioni e l’altro punto fondamentale è che includendo diventiamo meno ignoranti. Abbiamo un grande aiuto che ci viene dalla tecnologia: abbiamo investito nel digitale in maniera anche un po’ garibaldina, per essere più vicini ai nostri clienti. Tutto questo è un altro tassello importantissimo per la banca e continuiamo a lavorare sull’inclusione, continuiamo a essere trasparenti e cooperativi”.
L’iniziativa è stata presentata alla direzione generale della Bnl a Roma, con la partecipazione dei principali dirigenti della banca. Presenze che “testimoniano come questo progetto abbia attraversato, fin dal top management, tanti settori e attività della banca per la sua importanza e complessità, ma anche per la ricchezza del suo impatto in termini non solo operativi ma anche umani e di comunità”.
Con loro sul palco i rappresentanti dell’Ens (Ente nazionale sordi) e della Fias (Federazione italiana associazioni sordi) “che hanno raccontato la propria esperienza partecipata, per la definizione e costruzione di questo nuovo modello di servizio”. E poi Emanuela, Luca, Nicholas e Vincenzo, i quattro neo-colleghi Bnl sordi (di età tra i 20 e i 38 anni), che la banca ha selezionato, formato e assunto per seguire i clienti comunicando attraverso la lingua dei segni.
(askanews)