Annamaria Sorrentino, svolta nel caso dalla miss: marito indagato per omicidio

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Svolta nell’inchiesta per la morte di Annamaria Sorrentino, la miss sorda morta cadendo dal balcone nella casa di vacanza in Calabria la scorsa estate. La Procura di Vibo ha cambiato il capo di imputazione dell’indagine da ‘istigazione al suicidio’ a ‘omicidio preterintenzionale’ iscrivendo nel registro degli indagati il marito della vittima, Paolo Foresta, anche lui sordo.

Svolta nell’inchiesta per la morte di Annamaria Sorrentino, la miss sorda morta cadendo dal balcone nella casa di vacanza in Calabria la scorsa estate. La Procura di Vibo indaga per omicidio preterintenzionale. È dunque cambiata l’ipotesi di reato, visto che inizialmente si procedeva per istigazione al suicidio. Nel registro degli indagati, peraltro, è comparso un nome. È quello di Paolo Foresta, il marito di Annamaria. Ne dà notizia la redazione di Quarto Grado.Il 14 gennaio ci sarà la nomina di un consulente per gli accertamenti – si tratta di esami irripetibili – su tutti i cellulari delle persone presenti al momento della tragedia, avvenuta il 16 agosto del 2019.

Annamaria Sorrentino, ex Miss Campania non udente, è partita da Napoli il 14 agosto 2019 insieme a suo marito e altre due coppie di amici, anche loro non udenti.  A Parghelia (Vibo Valentia) dovevano trascorrere le vacanze di Ferragosto, ma appena arrivato il gruppo ha cominciato a litigare furiosamente. Le persone presenti in quella casa hanno riferito che Annamaria si sarebbe lanciata dal balcone perché ‘nervosa’ e provata dalla lite, ma indagini approfondite hanno messo in discussione questa ricostruzione dei fatti. Secondo le testimonianze dello stesso Foresta e degli altri amici presenti nella casa di Parghelia, la lite sarebbe scoppiata per la relazione nata tra Annamaria e uno degli amici con cui erano andati in vacanza. Sarebbe stata proprio la moglie di lui insieme a Foresta, a sollevare la discussione, smascherando la coppia di amanti che progettava di lasciare i rispettivi compagni e andare a vivere insieme a Roma.

In questa prospettiva la morte di Annamaria potrebbe essere letta come una conseguenza accidentale di una lite violenta, proprio come ipotizzato dal nuovo capo di imputazione.

 

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