Annamaria Sorrentino, “Schiaffi e grida d’aiuto, putt**a”: sconcertanti rivelazioni dei vicini dopo la morte della Miss

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Dopo la morte della Miss Annamaria Sorrentino alcuni testimoni hanno rivelato inquietanti particolari sugli amici che erano con lei quella notte.

Il caso della giovane Annamaria Sorrentino continua ad arricchirsi di particolari sia sulla notte precedente che sui momenti successivi alla caduta. I vicini puntano il dito sugli amici ed il marito. Vediamo nel dettaglio cosa hanno raccontato agli inquirenti.

La caduta di Annamaria Sorrentino che non convince gli inquirenti

Lo scorso agosto la povera Annamaria Sorrentino, giovane ex Miss Campania, è precipitata da un balcone della casa di vacanze in affitto dve si trovava con il marito e altre due coppie di amici.

In quella casa qualcosa fin da subito non andava e i vicini la notte prima dell’incidente furono costretti a chiamare le forze dell’ordine per sedare una rissa.

I segreti che il gruppo degli amici, tutti sordomuti, celavano erano molti e partivano innnazitutto da una relazione extraconiugale appena scoperta tra Annamaria e Salvatore, uno degli amici presenti in casa con la moglie.

Possono essere state le tensioni crescenti tra il marito di Annamaria Paolo Foresta, la moglie e l’amante la causa di un omicidio o di instigazione al suicidio?

Gli investigatori stanno vagliando ogni ipotesi anche perché la dinamica della caduta raccontata da Paolo non convince così come non convincono le testimonianze dei presenti che via via aggiungono particolari.

Una vicina afferma che dopo la caduta proprio il marito Paolo ebbe un comportamento a dir poco fuori luogo, continuando a ripetere accanto alla moglie a terra:

“LEI PUTT**A, LEI AMANTE”.

Cosa fecero gli amici e il marito dopo la caduta? Testimoni lo raccontano

Nell’ultima puntata di Chi l’ha Visto, Federica Sciarelli è tornata a parlare del caso di Annamaria mandando in onda dei filmati inediti.
Nel video si riportano le scioccanti testimonianze di alcuni vicini che hanno vissuto indirettamente i giorni precedenti la morte e gli attimi successivi alla caduta.

Più di una persona infatti ha raccontato alle telecamere di Rai3 che mentre Annamaria era ancora riversa sul marciapiede in attesa dei soccorsi, alcuni degli amici che avevano soggiornato con lei stavano raccogliendo in fretta e furia le loro cose per abbandonare la scena.

“HO VISTO AD UN CERTO PUNTO CHE DALLA CASA, ASSOLUTAMENTE INDISTURBATI, STAVANO ANDANDO VIA TRE DEI COMPONENTI”

Afferma una vicina ancora palesemente scossa dall’accaduto:

“POI SONO STATI FERMATI DA NOI CHE ERAVAMO MOLTO SCOSSI E SONO RIENTRATI DENTRO.”

Inoltre la mattina successiva gli amici sono stati visti far colazione in tutta tranquillità proprio sul balcone da cui era precipitata Annamaria, come se nulla fosse accaduto.

I vicini comunque confermano che la notte precedente la caduta della ragazza qualcosa di tremendo doveva essere successo.
Dall’appartamento infatti si erano sentite chiaramente urla strazianti di aiuto e suoni di schiaffi ed altre violenze:

“ERANO DELLE GRIDA CHE TI TOCCAVANO, ERA UN GRIDO D’AIUTO E DI DOLORE, E DOPO UN FRACASSO, DEI SUONI GUTTURALI NON DEFINITI.”

Per ora la Procura di Vibo Valentia ha ritenuto di dover aprire un  fascicolo a carico di ignoti per istigazione al suicidio in attesa di ulteriori indagini.

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