L’indagine sui presunti casi di pedofilia avvenuti nell’Istituto Provolo in Argentina si allarga e tocca ancora una volta la provincia di Verona. La Procura di La Plata ha emanato un ordine di carcerazione internazionale per don Eliseo José Primati, 83enne attualmente ricoverano a Verona per motivi di salute. Insieme a don Eliseo José Primati, la Procura ha accusato anche il veronese don Nicola Corradi, il quale si trova agli arresti domiciliari nella città argentina di Mendoza, già accusato di stupro, abusi sessuali e corruzione di minori ai danni di alunni sordomuti dell’istituto Provolo di Lujan de Cuyo.
Queste nuove accuse si riferiscono ad altri presunti abusi che, secondo gli investigatori, si sarebbero verificati tra il 1982 e il 2002 all’istituto Provolo di La Plata, vicino a Buenos Aires, come riportato dai quotidiani argentini come il Clarìn. Per don Corradi si tratta di nuovi addebiti, rispetto a quelli di cui già deve rispondere nella provincia di Mendoza, mentre è la prima volta che la magistratura coinvolge anche don Primati in questa grande indagine e per l’83enne chiederà pure l’estradizione.
La Procura argentina ha raccolto le testimonianze degli studenti sordomuti che erano mandati al Provolo o che venivano accolti perché orfani. E le accuse sono aggravate proprio dal fatto che le vittime, oltre ad essere minorenni, avevano anche delle disabilità che non permettevano loro di difendersi dagli abusi che vengono contestati ai religiosi che operavano all’interno degli istituti.
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