I sordi dell’Altomilanese ricevuti in Duomo dall’Arcivescovo

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Mentre sui grandi schermi passano le immagini della Celebrazione e anche la traduzione simultanea e i gesti delle due interpreti del linguaggio dei segni, la sensazione è quella a cui dà voce lo stesso vescovo Mario che si rivolge direttamente ai fedeli sordi dicendo e segnando (!)  «Questa è l vostra casa, benvenuti!»”.

Così don Luigi Poretti, attuale cappellano dei sordi dell’Altomilanese descrive l’evento in Duomo che ha visto l’associazione accolta direttamente dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini

Si è cercato di fare tutto il possibile – prosegue il sacerdote legnanese – anche istallando, per l’occasione, un sistema di induzione magnetica che permette ai portatori di protesi e di impianti cocleari di sentire meglio. Sono stati presenti sordi segnanti, che si esprimono con il linguaggio dei segni, oralisti e bilingue, che usano entrambe le modalità di comunicazione, appartenenti a diverse Associazioni di sordi, di genitori e di familiari”.

“Sono molto contento di avere questa occasione per celebrare con voi l’inizio dell’Avvento – ha affermato l’arcivescovo -. Vi ho invitati oggi per dare un messaggio a tutta la Diocesi perché desidero che coloro che hanno difficoltà ad udire possano vivere una vita cristiana accompagnati dalla Chiesa nelle loro comunità. Bisogna trovare strumenti utili come scrivere la predica, trovare interpreti, proiettare la Celebrazione con sottotitoli o parlare, lentamente e chiaro, in modo che si possa leggere le labbra”.

“Ascoltare la Parola di Dio è, talvolta, difficile anche per chi non è sordo– ha continuato il nostro arcivescovo -. Le età della vita, le malattie, i traumi possono rendere difficile sentire: per questo le nostre comunità devono trovare aiuti perché tutti possano ascoltare. Voi dovete diventare protagonisti di questa sensibilizzazione nelle vostre parrocchie e dire che il Vescovo desidera trovare un aiuto, per chi non sente, perché la Parola di Dio è consolazione necessaria per tutti”.

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