Un tredicenne sordo-cieco di Platì, in provincia di Reggio Calabria, non può frequentare la scuola poiché non sono ancora stati nominati l’insegnante di sostegno e l’assistente educativo che dovrebbero seguirlo nella formazione. A rendere nota la vicenda, il Garante per i diritti dell’Infanzia, Antonio Marziale, che sulla questione ha presentato un esposto alla Procura di Locri denunciando i ritardi che stanno penalizzando la crescita educativa ed emotiva del ragazzo.
Secondo il garante dell’infanzia ci sarebbero altri casi simili a quelli del tredicenne, dovuti a ritardi e a lungaggini burocratiche. «Ho contattato la mamma del ragazzo – afferma Marziale – e una volta avuta contezza della situazione ho scritto alla Prefettura, alla Commissione straordinaria del Comune di Platì, all’Ufficio scolastico regionale e quindi all’ufficio provinciale, al dirigente dell’Istituto scolastico di Platì e alla Procura di Locri. Alle mie richieste ha risposto la commissione straordinaria che guida il Comune, che ha chiesto al dirigente scolastico di verificare e valutare le iniziative da assumere di quanto di sua competenza sul servizio di assistenza educativa, sulla cui attivazione però nessuna richiesta risulta pervenuta da parte dell’istituto. Non è possibile ogni anno – prosegue Marziale – appesantire croci che le famiglie sono costrette a portare in un calvario che potrebbe avere fine solo se ognuno, sensibilmente, facesse il proprio dovere. Chi non lo fa paghi».