Torino, psicosi terrorismo al cinema: marocchini sordomuti si scambiano sms, spettatori in fuga

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È successo tutto in un attimo, tra lo scoramento di una famiglia di maghrebini che si è ritrovata improvvisamente al centro dell’attenzione della platea di un cinema torinese, i cui spettatori si sono dati alla fuga dopo che qualcuno li aveva visti scambiarsi occhiatine e qualche messaggio mentre assistevano al film

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Una scena, quella avvenuta al The Space di via Livorno, durante la proiezione di Passengers, che racconta bene della psicosi da terrorismo che si sta diffondendo in questi giorni, complici un gran numero di attentati a distanza molto ravvicinata l’uno dall’altro. C’era una ragione per cui la famiglia maghrebina si stava scambiando messaggi durante il film e nulla aveva a che fare con un piano per “far saltare” la sala.

I membri della famiglia, sordomuti, si stavano scambiando qualche osservazione sulla pellicola, forse in modo un po’ vistoso ma di certo senza avere in mente nulla più che il godersi una tranquilla serata al cinema. Non hanno avuto la stessa impressione i 150 spettatori della sala, che hanno iniziato ad abbandonarla quando ancora la proiezione non era finita, impensierita da quanto stava succedendo.

Non solo. I proprietari della sala hanno contattato i Carabinieri, che quando sono arrivati sul posto hanno capito nel giro di pochi minuti che si era verificato soltanto un enorme equivoco e che di propositi malevoli gli spettatori di certo non ne avevano. Tanta psicosi, molto imbarazzo e forse qualche “scusateci”. Per una scena di certo figlia di questi tempi

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