L’Associazione culturale il Quadrifoglio, nata a Ravenna per iniziativa di un gruppo di persone sorde e presieduta da Luna Bizzarri (che avevamo intervistato qui), chiede un sostegno economico all’Ausl: “La nostra esigenza è avere un contatto più diretto con le istituzioni locali e riuscire così in base alle necessità dei cittadini sordi a garantire una piena integrazione con la città e il libero accesso ai servizi che essa offre”.
A Ravenna è attivo il servizio di interpretariato in lingua dei segni che offre sostegno durante le visite mediche, espletamento di pratiche burocratiche, contatti tra cittadini ed enti sia pubblici che privati: “Il servizio, con il passare degli anni e il radicarsi della fiducia nell’interprete da parte degli utenti, ha acquistato una grandissima importanza nella vita dei cittadini sordi che ora si affidano ad esso con serenità e fiducia. In questo abbiamo lavorato a stretto contatto con assistenti sociali, sindacati, uffici comunali e provinciali, medici di base e strutture sanitarie garantendo sicurezza di comprensione sia per gli utenti che per gli operatori.
La sordità viene definita l’handicap invisibile, in quanto è impossibile riconoscere per strada una persona sorda in mezzo a tante normodotate, ma le difficoltà di comprensione e di integrazione che i sordi incontrano nella loro vita sono molteplice e quotidiane. La semplice visita dal medico di base o il rinnovo del documento di riconoscimento richiedono al sordo grande sforzo e tensione con la paura continua di non avere compreso pienamente le cure o le pratiche burocratiche da eseguire”.
Non solo: “La persona sorda, sin dalla prima infanzia, deve compiere uno sforzo enorme per comprendere e integrarsi nella società, e spesso il fatto che non ci sia dagli altri la comprensione delle difficoltà a cui si è sottoposti crea delusione e isolamento, mancanza di informazioni e disinteresse della vita sociale. Le richieste di accompagnamento toccano i più svarianti ambiti: dalla ricerca del lavoro e l’affiancamento nei primi giorni per la comprensione delle mansioni da svolgere all’assistenza nelle cure di gravi patologie. Si rivolgono al servizio agli anziani che non hanno familiari oppure i giovani che desiderano comprendere totalmente ciò che viene loro detto e su questa base trarre le loro decisioni senza l’ interferenza di parenti, che per cercare di aiutarli il più delle volte si sostituiscono a loro anche in scelte importanti”.
Nuov esfide sono nate con l’arrivo di cittadini stranieri sordi: “Questo ci ha messo di fronte a situazioni di grave disagio che siamo riusciti a gestire in collaborazione con la prefettura e gli assistenti sociali con ottimi risultati, motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Nonostante le poche ore a disposizione e le difficoltà economiche, abbiamo garantito sempre la nostra presenza in situazioni difficili sia di giorno che di notte, giorni feriali e festivi, con la precisa volontà di non lasciare mai nessuna nella paura e nell’incertezza. Abbiamo assistito a quattro parti di sorde straniere con le relative visite pre e post partum, seguite le pratiche per le domande delle case popolari, inserimento di bambini nel nido o alla scuola materna e successivamente eravamo presenti alle udienze e agli incontri coi genitori; abbiamo aiutato famiglie in difficoltà economica grazie all’aiuto degli assistenti sociali ed infine siamo riusciti a trovare loro una occupazione, siamo stati presenti in sala operatoria per operazioni di cataratta e ernia o in occasioni di esami come colonscopie e gastroscopie, sempre presenti nei ricoveri urgenti e nella spiegazione di grave malattie, abbiamo aiutato nell’acquisto di case e macchine, celebrato matrimoni e formalizzato separazioni, abbiamo partecipato alla vita dei sordi di Ravenna in tutte le sue sfaccettature creando un servizio che siamo sicuri possa essere motivo di orgoglio per tutta la città”.
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