Mezz’ora di attesa per un’ambulanza, 27 minuti per la precisione. Il problema della carenza di mezzi di soccorso, lamentato nei giorni scorsi dalle “Croci” convenzionate con il “118”, è venuto alla luce in tutta la sua gravità lunedì scorso in via Baggi, a San Fereolo.
Un anziano sordomuto era caduto in casa e per liberarlo i vigili del fuoco sono dovuti passare dalla finestra: lo hanno trovato a terra, cosciente, e con i parenti hanno cercato di capire cosa gli fosse successo. A quel punto è iniziata l’attesa, lunga, dell’ambulanza. La centrale operativa del “118” ha avvisato subito i vigili del fuoco di non avere mezzi disponibili, nel Lodigiano e nel Sudmilano. La prima ambulanza, della Croce rossa di Lodi, si è liberata dal Pronto soccorso solo dopo 27 minuti e si è diretta subito in via Baggi. L’anziano a quel punto è stato soccorso e portato in ospedale.
L’allarme sulla carenza di ambulanze, come detto, era stato lanciato nei giorni scorsi. «Abbiamo 12 dipendenti per il servizio h 24 – spiega Lucia Fiorini della Croce rossa di Lodi -, 8 sulle ambulanze e 4 sulle automediche. Se non avessi 500 volontari non riuscirei a garantire il servizio. Abbiamo un’ambulanza in convenzione con l’Areu con 8 dipendenti, dal lunedì al venerdì. Tutte le assenze per ferie e malattia devono essere coperte con i volontari. Anche di giorno le ambulanze sono coperte da volontari». Dal Pronto soccorso il primario Stefano Paglia aveva ribadito: «Arriviamo a fare anche 15 telefonate prima di trovare un mezzo disponibile per dimettere un paziente. Intanto le barelle restano occupate e non possiamo fare spazio ad altri malati. Bisogna fare più convenzioni con le associazioni che gestiscono le ambulanze e valutare la serietà dei soggetti».
Insomma, le ambulanze scarseggiano e se ci sono più emergenze da gestire qualcuno è costretto ad aspettare anche più del necessario. In via Baggi è passata quasi mezz’ora, con l’anziano chiuso in casa e nessuna informazione sulle sue condizioni almeno nelle prime fasi. Per fortuna l’anziano coinvolto non era grave