Giovani volontari modenesi bloccati in Brasile

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Tre lunghi giorni in aeroporto per Martina, Diego e Lorena «Il caos a Istanbul ha creato tanti problemi, forse arriviamo»

Tutta colpa dei problemi all’aeroporto di Istanbul, che ha costretto i tre ragazzi a restare bloccati a San Paolo per tre giorni tra informazioni parziali, cambi di biglietti, promesse non mantenute. Oggi – forse – i volontari atterreranno a Bologna dopo che dall’alba di lunedì hanno dovuto gestire un’emergenza continua.

L’epilogo peggiore per una particolare esperienza di vita: a dicembre, infatti, avevano deciso di partire per il Brasile con il progetto di volontariato del centro missionario di Modena per trascorrere tre settimane in un centro per i bambini sordomuti, gestito dalle suore Figlie della provvidenza per sordomute. Ma dopo giorni intensi e pieni di solidarietà, ecco il problema con il volo aereo.

«Lunedì – raccontano – avremmo dovuto prendere il volo per Istanbul alle 5. In aeroporto abbiamo scoperto che era stato cancellato anche se dal sito internet risultava partito. Ci hanno fatto fare il check in e ci hanno collocato in un albergo in attesa di una chiamata per il volo successivo, garantendoci la partenza entro la giornata. Ma siamo rimasti esclusi dalla lista dei partenti, situazione che si è ripetuta anche il giorno dopo. Il delegato della Turkish Airlines, in hotel ci ha detto di aspettare lì e di non andare in aeroporto a chiedere informazioni. Abbiamo invece deciso di fare il contrario e al service desk della Turkish, dopo tanta insistenza, ci hanno dato la possibilità di cambiare la compagnia aerea in modo da non passare per Istanbul. Saremmo dovuti partire il mercoledì con la Tap Air, facendo scalo a Lisbona per atterrare a Bologna. Ci hanno anche rassicurato che la possibilità di overbooking (il tutto esaurito, ndr) era statisticamente improbabile. La loro sicurezza si è spinta fino al punto di farci ritirare i bagagli, darci dei voucher per la notte in albergo, e di garantirci la conferma di Tap Air del biglietto. Per diligenza siamo comunque passati alla Tap dove ci è stato detto che il volo non era più disponibile. Anche i portoghesi sembravano confusi sul volo fosse pieno e comunque erano ignari del nostro cambio di biglietto. Ci siamo affrettati a chiedere spiegazioni alla Turkish e dopo quasi due ore, in cui non hanno saputo giustificare il loro comportamento, ci hanno riproposto di tornare a volare

su Istanbul. Abbiamo sperato fino all’ultimo di partire perché non vi era certezza e finalmente ci hanno imbarcato».

Ieri pomeriggio Martina, Diego e Lorena sono arrivati in Turchia e oggi dovrebbero arrivare a Bologna. Ma il condizionale è d’obbligo… (fd)

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