Gli altri tre fratellini Eva, Danchiu e Nengi sono stati invece portati a Vicerd, in Romania. “Come ogni anno – ha detto l’assessore – compio questo gesto con lo stesso peso sul cuore che non si attenua e come ogni anno il mio pensiero va ai genitori e alle famiglie di questi piccoli angeli. L’abbraccio della città li accompagnerà sempre”.
In quel 10 agosto del 2007, a causa dell’incendio della baracca dove dormivano, persero la vita Eva, Danchiu, Nengi e Leuca. Il Comune di Livorno, come ogni anno, commemora questo triste evento con un mazzo di fiori in ricordo dei bambini.
Due dei quattro bambini erano sordomuti: Eva, 10 anni, e Nengi, 4. I due erano fratello e sorella. Nel rogo è morto anche un terzo fratello, Danchiu, 8 anni e un quarto bambino, Lenuca di 6 anni.
La zona in cui si è verificato l’incendio, alla periferia di Livorno, confinava con alcuni orti. Il rogo è avvenuto verso l’una di notte e quando i pompieri sono arrivati hanno trovato la baracca, sotto un cavalcavia, completamente in fiamme. Al comando dei Vigili del fuoco è arrivata una chiamata per un incendio di sterpaglie, ma quando i pompieri sono arrivati sul posto indicato, hanno trovato una baracca di legno e lamiere completamente avvolta dalle fiamme. Spento l’incendio, i Vigili del fuoco hanno trovato i corpi semicarbonizzati dei quattro bambini.
Avevano scelto quella sistemazione sotto un cavalcavia lungo Pian di Rota, alla periferia industriale, vicino alla raffineria in località Stagno, perché nel campo rom di Pisa non c’era più posto. E’ quanto raccontò ai giornalisti lo zio di tre dei quattro bambini morti nell’incendio