Dieci bambini di Cernobyl alla Parrocchia San Giuseppe

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Anche quest’estate 2016 tornano i bambini di Cernobyl, ospiti della Parrocchia di San Giuseppe alla Sghinghetta. Un’iniziativa che dura, ormai ininterrottamente, da anni, grazie alla buona volontà del parroco e dei parrocchiani che lo aiutano in questa esperienza. Sono arrivati e resteranno per tutto il mese di luglio 10 ragazzi provenienti da Cernobyl che potranno godere del clima e del mare della nostra isola.

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La chiesa di San Giuseppe

L’impegno dell’ accoglienza era iniziato poco tempo dopo il tragico incidente dell’86 nella centrale nucleare Ucraina, nella speranza di limitarne il più possibile le conseguenze sui più piccoli. Quest’anno il gruppo è composto da ragazzi sordomuti.

Le volontarie della parrocchia, insieme alle 3 assistenti del gruppo che sono arrivate all’Elba nella giornata di venerdì 1 luglio insieme ai bambini, si occuperanno per tutto il mese della vacanza dei ragazzi, portandoli al mare e prendendosi cura di loro in parrocchia. Qui infatti avranno vitto e alloggio. Intanto nel salone di San Giuseppe continua incessante anche la mensa 360, che riesce ad erogare, ogni giorno, dai 27 ai 30 pasti per chi vive in una condizione di indigenza. Un impegno quotidiano sempre più importante economicamente e umanamente. Ma Don Gianni e le volontarie della parrocchia non mollano e continuano a prestare le loro opera, ora anche per i bambini di Cernobyl: “Credo che questa sia la nostra missione e che una parrocchia senza iniziative di carità -ha commentato Don Gianni Mariani, parroco di San Giuseppe – sia una parrocchia sterile”.

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