Di Elena Voltolini – Se diciamo barriere pensiamo subito alle barriere architettoniche, ma non esistono solo queste: ci sono anche le barriere sensoriali e psicologiche, che costituiscono ostacoli non meno difficili da superare.
Parte da qui la Dottoressa Silvia Garibaldi, Presidente del Lions Club Valfontanabuona Contea dei Fieschi, per presentare il convegno “L’abbattimento delle barriere come strumento di uguaglianza e progresso civile – Le barriere nei trasporti pubblici negli esercizi pubblici e nei condomini”, che si terrà sabato 2 aprile a partire dalle 14.30 all’NH Hotel della Spezia, in Via XX Settembre.
“Un convegno aperto a cittadini e associazioni, su tutti i tipi di barriere, e senza barriere – sottolinea Silvia Garibaldi – Un convegno di questo tipo non poteva che essere realizzato in un luogo accessibile a tutti. Abbiamo scelto l’NH Hotel, che è accessibile ai motolesi, ed abbiamo previsto facilitazioni per la fruizione da parte di chi ha disabilità sensoriali: ci saranno il loop, che è un meccanismo di amplificazione per chi ha l’apparecchio acustico, un servizio di interpretariato con il linguaggio dei segni ed anche la sottotitolazione da parte di una stenografa. Per gli ipovedenti, inoltre, è stato predisposto l’accompagnamento dalle fermate dei bus e dei taxi”.
Un altro aspetto importante è la pluralità: “Abbiamo voluto organizzare un convegno che guarda alla questione da diversi punti di vista: per questo i relatori provengono da molteplici realtà ed hanno diverse professionalità”.
Tanti i relatori, quindi, e tanti gli argomenti trattati, ma un focus particolare sarà sull’abbattimento delle barriere architettoniche dei mezzi pubblici.
“Questo è un tema tra i più significativi che devono essere affrontati da una società che si voglia definire civile – esordisce il Presidente di ATC Renato Goretta, che sottolinea – Quando ho iniziato il mio mandato in ATC, ormai due anni e mezzo fa, ho messo l’abbattimento delle barriere tra i punti più importanti da affrontare e risolvere. Abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con varie associazioni in cui ci impegnavamo a fare tutto il possibile per azzerrare le barriere e stiamo procedendo su questa strada. Alcuni mezzi senza barriere sono già stati consegnati e tutti quelli che stiamo acquistando, e che arriveranno nella seconda metà nel 2016, sono accessibili senza problemi a tutti”.
Le barriere, però, non sono solo quelle visibili: spesso quelle più difficili da abbattere non si vedono, sono dentro di noi e radicate nella società.
“Il problema più grande è la barriera psicologica – prosegue Goretta – c’è quasi paura ad affrontare la disabilità: per questo abbiamo organizzato momenti di formazione per il personale. Ma non solo. Siamo intervenuti anche nelle scuole, con i ragazzi della terza media: prima sul fronte del rispetto del bene comune, quindi del mezzo pubblico e delle persone che ci lavorano e di quelle che ne fruiscono, poi da quest’anno siamo intervenuti anche affrontando il tema della disabilità, con, posso dire, grande successo. I ragazzi hanno dimostrato grande sensibilità sull’argomento e sono diventati una sorta di gendarmi a nostra disposizione, che a loro volta agiscono sui genitori e sugli amici. Credo che l’educazione dei giovani sia fondamentale”.
L’obiettivo cui puntare deve essere, a detta di Goretta, quello della totale uguaglianza: non ci deve essere alcuna differenza tra persone cossiddette “normali” e persone definite “con diverse abilità” e questo va spinto sino in fondo: “Dobbiamo arrivare ad andare oltre il concetto di contribuzione: i disabili dovranno pagare il biglietto e l’abbonamento come gli altri perchè dovranno avere gli stessi servizi degli altri”.
Se questo è l’obiettivo che si prefigge il Presidente di ATC, qual è, invece, l’obiettivo del convegno?
“Fare il punto della situazione – afferma Silvia Garibaldi – e sensibilizzare tutti sulla questione. L’abbattimento delle barriere architettoniche è una questione di crescita civile e questo è sicuramente l’aspetto più importante, ma noi possiamo anche dimostrare che l’accessibilità è un’opportunità, non un costo, per enti e cittadini. L’occasione di guadagno può essere un mezzo per ottenere il giusto fine di garantire l’accessibilità a tutti, ad esempio negli esercizi pubblici e nelle strutture ricettive”.
Insomma, è il caso di dire che il fine giustifica i motivi che spingono a realizzarlo.
Ma in realtà il traguardo finale è un altro ed è ben più ambizioso: “fare sì che questi convegni non esistano più, perchè non servono più”.
Fonte Redazione Gazzetta della Spezia