Malati psico-fisici: ancora una volta dimenticati dallo Stato Italiano!

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Nell’ultimo “atto” altalenante del teatrino della Politica, col P maiuscolo come dice Papa Francesco, dove lo Stato Sociale doveva  essere presente ed operante verso la moltitudine d’indigenti e di sofferenti, è ancora assente oggi 12 novembre 2019 !

Un’empasse, quindi, che non ha saputo o voluto cogliere l’esigenza  di una priorità in quanto non è  stato sufficiente destituzionalizzare il mondo della sofferenza psico-fisica per una pseudo integrazione nel mondo  della società civile , ma che è necessario ed urgente intervenire per restituire il rispetto del diritto non solo come “malato” quale “persona” da beneficiare di Norme Giuridiche ed Economiche, ma necessità che non possono prescindere dalla realtà quotidiana.

Purtroppo passeranno molti mesi  prima, eventualmente, di “rivedere” questa situazione che dura da molti anni, perché con le prossime Elezioni Politiche ormai alle porte il “problema” viene accantonato come  è dimostrato dalla incapacità di comprendere questo bubbone sociale che dura da moltissimi anni, dove lo Stato Sociale non si è preoccupato di emanare Provvedimenti Finanziari, Legislativi, Sociali, Sanitari volti a sostegno delle famiglie , seppur giusti  per “bebè – adottanti” od “similia” , ma trascurando le famiglie dei disabili psico-fisici.

Dobbiamo ricordare che è anche famiglia quella che continua a mantenere la promessa di fedeltà reciproca dei coniugi , a farsi carico dei propri figli , ad aiutare i propri genitori anziani, soprattutto, a curare i membri disabili o svantaggiati.

Non ci aspettavamo soluzioni immediate da quando è “ emerso il Governo Conte”, ma eravamo aperti alla speranza quando avevamo avuto dal Governo Berlusconi  il 17 marzo 2005 nella Sala Verde di Palazzo Chigi una seppur precaria immediata soluzione delle priorità verso i “malati” psico-fisici.

Alla Politica vogliamo dire che  non aspiravamo e non siamo così ingenui da immaginare “soluzioni” a questa “problematica”  sol perché non  le facciamo valere con cortei od altre manifestazioni di piazza, ma vedere come tutti i santi giorni polemiche  o stupide ripicche riempire le Giornate Politiche tralasciando le priorità non è politica questa, specie quando a pagarla fior di sudatissimi quattrini per vociferanti  e non legislatori  è la gente onesta !

Ancora una volta dobbiamo ribadire che non basta denunciare sperperi o tagliare spese inutili, era ed è necessario che questi “accorgimenti” portino ad un concreto cambiamento, ma purtroppo dobbiamo constatare che forse non riescono a recepire il “problema” sopra citato coloro che queste gravi disgrazie non l’hanno in famiglia e che pertanto non pesano sulla loro pelle !

Una coerente solidarietà sociale  non deve essere quella della superficialità o della esteriorità a sostegno delle famiglie (categoria che in Politica ognuno si sente di difendere ora !), ma di impegno comune per rimodellare la società, come anela l’opinione pubblica, secondo le necessità, i valori ed i principi di  autentica etica civile.

 

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II°: “ Andiamo avanti con speranza !”

Previte

 

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