Il 13 maggio 1992 il Santo Padre Giovanni Paolo II° istituiva la “Giornata Mondiale del Malato” da tenersi ogni anno, come infatti avviene sempre, l’11 febbraio in cui si ricorda la Beata Maria Vergine di Lourdes.
Il “ ricordo “ resta sempre quello e nella necessità di “donare” agli infermi una efficiente assistenza, come una madre assiste il proprio figlio ammalto : con la stessa attenzione ! Papa Wojtyla voleva far capire al Credente che il compito che gli spettava era quello di stare sempre vicino a chi soffre, sull’esempio di Maria la madre di Gesù ai piedi della Croce dove il proprio figlio era crocifisso .
Nei n/s turbolenti ed inconcepibili giorni, nei quali le n/s osservazioni sono molte nel vivere quotidiano, molti si interrogano sulla verità del riflesso dell’immagine e della somiglianza di Dio in ogni persona umana, tralasciando la “ devozione” per gli animali e considerare l’essere umano, ma è necessario individuare ed approfondire, attraverso le vie della ragione e della scienza, illuminate dalla Fede, questo misterioso riflesso di Dio in coloro che soffrono.
Ma necessita dover sottolineare, non certo in maniera positiva, sul comportamento di quanti usano ed esprimono i loro contenuti usando come pretesto un argomento molto in auge : la disabilità in genere, particolarmente quella riferente ai malati mentali, ampliato nel solo fatto episodico, per poi esaurirsi nel giro di una notte ! Da molto tempo siamo di fronte ad una superficiale cultura che sottrae alla ragione il perché si soffre e si muore ed è necessario affrontare con la logica le motivazioni che ogni persona porta nella propria coscienza, mentre va aumentando il permissivismo smodato ed aberrante che dilaga, mortifica e modifica la dimensione etica della vita. Nell’istituzione della “Giornata Mondiale del Malato” il Santo Padre Wojtyla si è affidato alla protezione di San Giovanni di Dio, di San Camillo de Lellis fondatori di strutture che da secoli curano ed assistono i malati.
Di fronte ai richiami del Magistero della Chiesa, innanzi a considerazioni che in breve ho citato, urge rimuovere e risolvere i problemi di carattere sociale in cui vivono tante famiglie per cause diverse, fisiche o psichiche, perché la famiglia deve restare il motore universale della società civile, non dimenticare specie per i Cattolici, che la Fede senza le Opere non serve ! Resta molto indicatoo rendersi conto del significato della sofferenza, anche, secondo gli insegnamenti di Papa Wojtyla che è stato il simbolo vivente della sofferenza, i cui richiami avvengono ogni anno nella “Giornata del Malato”.
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