Per Mattia aver imparato questo nuovo linguaggio «servirà se avrò per amici bimbi meno fortunati». Qualcuno, che non crede nelle proprie capacità canore, tira un sospiro di sollievo perché non dovrà tirar fuori la voce.
Ma Margherita avvisa: «Sbagliare un gesto è molto più grave che sbagliare una nota: si rischia di non farsi capire proprio». Sono tutti e trenta normodotati i bambini che stasera, 14 dicembre, faranno il concerto di Natale in silenzio. In sottofondo ci sarà la musica, loro ese… continua (Abbonamento https://www.lastampa.it )