Venerdì 19 ottobre p.v., dalle ore 18:30 alle ore 19:30, sarà ospite della trasmissione “Io parlo…” di Radio Panda, condotta da Mattia Ferrara, il rapper sordo indipendente Brazzo, all’anagrafe Francesco Brizio, molto noto nella comunità sorda in quanto è solito interpretare i suoi brani, durante le esibizioni live e nei suoi video, non solo in lingua italiana ma anche visivamente in LIS.
Nota Stampa – BRAZZO a RADIO PANDA
Francesco, affetto da sordità genetica, da bambino non riusciva a parlare e poteva esprimersi solo attraverso la lingua dei segni ma sognava, da grande, di fare il cantante e, con tanta forza di volontà, impegno ed applicazione, grazie alla logopedia, ha imparato a parlare ed ha realizzato il suo sogno impossibile dando vita musicalmente a Brazzo, il rapper sordo.
Durante il programma di Ferrara, Francesco, coadiuvato da un’interprete LIS, parlerà non solo della sua attività artistica ma anche e soprattutto del suo impegno a difesa e tutela dei diritti della comunità sorda; quasi tutti i suoi brani hanno infatti ad oggetto tematiche connesse alla sua disabilità, condizione che ha sempre affrontato, con autoironico spirito critico, fin dal suo dissacrante singolo d’esordio “Sono sordo mica scemo”.
Con la sua musica, Brazzo cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi che incontra un sordo in ogni contesto sociale (es. mancanza interpreti LIS negli ospedali), anche a causa del mancato riconoscimento giuridico della LIS che, purtroppo, nel nostro paese non ha ancora una sua legittimazione ufficiale come lingua.
A fine trasmissione, Francesco presenterà, in anteprima assoluta, il suo prossimo singolo “A noi va bene così”, non ancora pubblicato in quanto il video è ancora in fase di realizzazione, un amaro brano autobiografico, con cui denuncia, in modo diretto e sincero, tutte le difficoltà di accettazione ed inclusione sociale che, incontrano in ogni ambito, in ogni fase della loro vita, tutti coloro che, come lui, convivono quotidianamente con l’handicap della sordità, purtroppo spesso nell’indifferenza della gente comune.