Perugia a misura di disabili: dispositivi sui bus e sui treni per i non udenti e addio barriere architettoniche

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Approvati in Consiglio Comunale i due ordini del giorno presentati dalla consigliera pentastellata, Cristina Rosetti. Le proposte per rendere più “facile” la città ai disabili

Dalla mobilità pubblica a misura di persone non udenti al problema delle barriere architettoniche. Sono due gli ordini del giorno della pentastellata Rosetti, esposti in sede di Consiglio comunale ed approvati; il primo all’unanimità e l’altro con 11 voti a favore e 7 astenuti.

Mobilità e dispositivi per i non udenti. La consigliera M5S, Cristina Rosetti chiede che vengano attivati dispostivi di sintesi vocale sugli autobus e nel Minimetrò che permettano alle persone con disabilità visive di identificare con facilità le fermate e localizzarle. Oltre che di promuovere l’installazione dei segnalatori acustici all’esterno dell’autobus per la segnalazione della linea e della direzione.

Per rendere ancora più agevoli gli spostamenti nei mezzi pubblici delle persone non udenti, la consigliera impegna l’amministrazione comunale ad attivarsi presso le società R.F.I. e Trenitalia affinché si dotino di avvisatori acustici e di mappe tattili di rappresentazione dei luoghi con scritte in braille, di pannelli acustici informativi dei treni in partenza e in arrivo e, infine, ad equalizzare l’emissione sonora di tali dispositivi al fine di rendere gli stessi ambientalmente compatibili, ma garantendone prioritariamente l’efficacia informativa.

Sette astenuti e undici voti a favore per l’ordine del giorno approvato in Consiglio comunale sul piano della eliminazione delle barriere architettoniche. Si tratta di un odg, come ha spiegato la consigliera parte dalla segnalazione delle associazioni dei disabili e in particolare all’Associazione Aila. Un altro ordine del giorno per rendere la città a misura di disabili.

“In base alla Legge n. 104 del 1992, i piani di eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.) contemplati da una legge del 1986, devono essere periodicamente adeguati. Ma il Comune di Perugia se ne è dimenticato”. – Tuona la consigliera.

“Senza Piani adeguati –ha ribadito Rosetti- si finisce per comprimere fortemente il diritto delle persone disabili a partecipare appieno alla vita sociale. Avere un piano adeguato, invece, vorrebbe dire poter fruire di percorsi accessibili, di semafori acustici per non vedenti, del libero accesso alle scuole, agli impianti sportivi, agli edifici e spazi pubblici e privati ad uso pubblico, alle aree verdi e ai parchi pubblici, adeguati e fruibili da tutti e significherebbe di fatto una maggiore godibilità della città per disabili, persone con difficoltà motorie o sensoriali, neomamme e di fatto per tutta la cittadinanza, senza dimenticare i turisti che visitano la nostra città.”.

Nel concreto, con l’ordine del giorno presentato e approvato, si impegna la Giunta ad elaborare “ un nuovo Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche che, innanzitutto, fotografi la realtà esistente, evidenziando gli elementi fisici e culturali che limitano o impediscono la libera e completa fruizione degli spazi e degli ambienti, l’attivazione di un processo partecipativo che coinvolga gli amministratori, gli uffici comunali, i progettisti , ma anche i rappresentanti delle persone disabili e i disabili stessi”.

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