Conclusivo Festival 2016: Differenti perché Unici

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In questo Festival il cuore di ciascuno di noi, unico ed irripetibile, è stato colpito dalla “grande bellezza” che ha permeato gli eventi di questi giorni.

Una bellezza evidente, quasi impossibile a pensarsi!

ManoliberaNel “Caligola” di Camus il protagonista nel dialogo con il servo Elicone dice: mi sono sentito all’improvviso un bisogno di impossibile. Le cose, così come sono, non mi sembrano soddisfacenti.” E poi continua: “Questo mondo, così come è fatto, non è sopportabile. Ho dunque bisogno della luna, o della felicità, o dell’immortalità, di qualcosa che sia forse insensato, ma che non sia di questo mondo.”

Questo esprime la vera natura del desiderio umano: esso è ben più grande della nostra immaginazione!

La “grande bellezza” di questi giorni, che non è stata un’evasione estetica, si è resa evidente nelle storie – a volte drammatiche – che abbiamo ascoltato; negli spettacoli – frutto di tenacia e grande sacrificio da parte dei protagonisti – che abbiamo ammirato; nei volti – a volte segnati da limiti evidenti – delle persone che abbiamo incontrato.

Nella storia raccontata nel film “Il figlio della luna” si vede bene quando si umanizza la vita: “Quando – dice Massimo Recalcati – questo grido che noi siamo stati viene ascoltato dall’Altro, tradotto in domanda di amore, tradotto in domanda di presenza”.

Una presenza tenace e costante al nostro fianco, un Altro, che tutti dicono impossibile ma che qualcuno dice essere visibile perché ne fa esperienza.

Scarica il comunicato stampa in formato PDF:
Comunicato Conclusivo Festival Differenti perché unici 2016

IMPOSSIBILE MA VISIBILE

Chiara Bellardi
NAZARENO Soc. Coop. Soc.

 

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