Protesi acustiche, scoperta una maxi truffa

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Un vero e proprio raggiro smascherato dagli uomini del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Lucca che ha portato a termine una delicata indagine diretta dal sostituto procuratore Antonio Mariotti, che ha iscritto nel registro degli indagati con le accuse di falso ideologico in atto pubblico e truffa aggravata ai danni del servizio sanitario nazionale il titolare di un incontro di impianti acustici di Lucca, con sedi anche a Fornaci di Barga e a Castelnuovo di Garfagnana.

Lucca
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Ma l’inchiesta, nel tempo, si è estesa a macchia di leopardo dalla Versilia fino alla Valle del Serchio.
Secondo le accuse, il centro lucrava sui rimborsi della Asl sugli apparecchi acustici: le fatture, per la finanza, venivano gonfiate facendo risultare di aver rilasciato ai clienti due, invece, di uno soltanto degli strumenti che vengono forniti gratuitamente a quanti viene certificata questa grave forma di disabilità. In un caso è risultato addirittura che la persona a cui l’apparecchio era destinato era morta ben prima dell’installazione dello strumento, come è risultato invece dalle fatturazioni acquisiti nel corso delle undici perquisizioni effettuate negli ultimi giorni in abitazioni private, ambulatori medici e all’interno del centro con sedi secondarie a Fornaci di Barga e Castelnuovo.
L’indagine si è concentrata inizialmente sul filone “versiliese”. I finanzieri, infatti, hanno passato al setaccio le forniture di ausili acustici nei confronti di cittadini residenti in Versilia accertando numerosi rimborsi indebiti che il centro acustico aveva richiesto all’azienda sanitaria. I titolari del centro, infatti, stando alle accuse, pur installando una sola protesi a ciascun cliente, provvedeva, ed in questo consiste la truffa, a fatturarne due all’Asl competente. Addirittura, in una circostanza, il centro ha ottenuto un rimborso di ausili per un cliente risultato poi deceduto in data precedente a quella in cui sarebbero state installate le protesi. A questa prima fase di accertamenti, conclusasi con una sentenza di patteggiamento a carico del titolare, sono così seguite nuove indagini, questa volta effettuate sul conto di circa 800 soggetti clienti del centro residenti in Lucchesia, Media Valle e Garfagnana.
Sotto la lente di ingrandimento sono anche finite le procedure interne alla Asl di fornitura e rimborso degli apparecchi acustici. Allo stato oltre 100 soggetti avrebbero ricevuto gratuitamente ed indebitamente le protesi senza i requisiti previsti dalla legge, in quanto non in possesso di invalidità o patologie.

http://www.luccaindiretta.it

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