Padre Pio a Benevento. Mugione: “Riconduci gli smarriti nella chiesa e nella misericordia”

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Padre Pio ha lasciato Pietrelcina per raggiungere Benevento, prima di proseguire, facendovi ritorno, per San Giovanni Rotondo. Cronaca di una giornata importante per la fede, rinnovata dalla presenza del santo nella terra natia.

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8.36 – Dopo una funzione religiosa, le spoglie del santo hanno lasciato l’amato paese natio per raggiungere il duomo di Benevento, dove già dalle prime ore del mattino centinaia di fedeli hanno inziato ad assieparsi dietro le transenne disposte intorno alla cattedrale.

I pietrelcinesi hanno salutato il santo al suo passaggio, sventolando fazzoletti bianchi.

8.50 – Il santo é arrivato nel duomo. Giunto in città da via delle Puglie ha fatto ingresso nella diocesi dall’ingresso di Piazza Orsini, salutato dal suono delle campane in festa.

L’arcivescovo di Benevento, mons. Andrea Mugione lo saluta, all’interno del cortile della diocesi, con una benedizione. La folla dei fedeli, che segue le immagini da un maxischermo in piazza Orsini lancia un applauso.

9.00 – Portato a spalla, preceduto dai sacerdoti, il feretro di San Pio, in processione, fa il suo ingresso nel Duomo di Benevento. La folla festante lo saluta con un lungo e scrosciante applauso. All’interno della chiesa hanno quindi inizio le celebrazioni liturgiche.

10.00 – “La Chiesa di Benevento gioisce oggi per la tua presenza”. Si rivolge così al santo l’arcivescovo di Benevento.
“Noi ti accogliamo e ti manifestiamo la nostra riconoscenza e il nostro amore” – continua Mugione – “perché con la tua intercessione tu riesca ad alleviare le nostre miserie. Ci affidiamo a te. Riconduci gli smarriti nella chiesa e nella misericordia. Oggi tu continui a parlare e noi vogliamo continuare ad ascoltare il tuo messaggio sulla misericordia. In questa domenica, in cui la liturgia ci parla della tentazione, vogliamo attingere dalle tue lettere”.

San Pio, ricorda infatti l’arcivescovo metropolita, parla della tentazione in più di trenta lettere.

“Le tentazioni non ci sgomentino” – continua Mugione – “sono le prove della fede”. Un invito finale é rivolto ai sacerdoti, affinché seguano l’esempio del santo, “povero frate stigmatizzato che per 50 anni é stato accompagnato da dolore e incomprensioni. San Pio é stato un santo straordinario, ma non perché irragiungibile, ma perché ha fatto dell’insegnamento di Cristo un modello di vita. Quindi santo non per i miracoli, non perché irragiungibile. La santità é un modello di vita per l’ordinario, per tutti”.

“San Pio aiutaci tu” sono state le parole con cui Mugione ha concluso la sua omelia.

10.40 – La liturgia si é appena conclusa. L’arcivescovo invita tutti ad inchinare il capo ed impartisce la benedizione ai fedeli.

Nessuno potrà lasciare il duomo finché l’urna del santo non avrà lasciato piazza orsini. E mentre questa viene portata a spalla ed attraversa la navata centrale del duomo, é salutata da un lunghissimo applauso dei fedeli.

La santa messa è stata officiata dall’arcivescovo di Benevento attorniato da numerosi sacerdoti della diocesi. Il coro della Basilica della Cattedrale, diretto dal maestro don Lupo Giaglia, ha intonato i canti liturgici che hanno accompagnato la cerimonia. Le tre navate del duomo sono state gremite di fedeli. Presenti folte rappresentanze di associazioni, come l’ACR e gli Scout dell’Agesci oltre ai tanti rappresentanti delle forze dell’ordine. Nelle sedute, in prima fila, alla destra dell’altare, fianco a fianco, il sindaco di Benevento Fausto Pepe e quello di Pietrelcina Domenico Masone.

Da un pulpito, un’esperta LIS, la lingua dei segni, ha tradotto l’intera funzione per i non udenti.

10.55 – Le spoglie di San Pio escono dal Duomo e vengono messe nell’auto che lo porterà di nuovo a San Giovanni Rotondo. La macchina é scortata. Il corteo attraversa lentamente Piazza Orsini dirigendosi verso Via delle Puglie, tra due ali di folla assiepate dietro le transenne che al passaggio gli tripudiano altri applausi.

Con un cordone di sicurezza degno di un capo di stato, il corteo si avvia a lasciare la città. Al passaggio del santo gli agenti portano la mano alla fronte, facedo il saluto militare. E’ con questa immagine che si chiude questa domenica eccezionale.

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