Giubileo, il Patriarca ha aperto la Porta Santa a Borbiago

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Una folla di persone ha accolto a Borbiago il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia all’apertura della Porta Santa in terraferma, nelle scorse settimane. La comunità ha accolto con entusiasmo la visita del vescovo Francesco Moraglia, dopo che aveva aperto la Porta Santa qualche giorno prima al carcere femminile della Giudecca a Venezia.

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La pioggia che nella frazione mirese in quell’occasione è caduta copiosa, però ha modificato il programma che prevedeva l’inizio della processione al capitello accanto alla chiesa. La Porta Santa aperta a Borbiago, è stata quella del portone della chiesa di Santa Maria Assunta che Moraglia ha spalancato con un gesto deciso. “Il Giubileo qui inizia con condizioni meteorologiche avverse – ha detto Moraglia durante la celebrazione. Questo ci avvicina a quei secoli in cui il pellegrinaggio nell’anno del Giubileo era fatica, povertà, per mettersi in cammino alla ricerca di Dio. Il pellegrino arrivava a raggiungere la Porta Santa a Roma dopo migliaia di chilometri di cammino, dopo privazioni fame e qualcuno durante il cammino trovava a volte la morte. Anche nella chiesa di Borbiago ci sono i segni lasciati nei secoli di questo messaggio.

“La felicità si trova alla porta del cielo” sta scritta qui dentro, ed è un messaggio ancora vivo”. Il rito dell’aspersione dell’acqua battesimale è stato fatto davanti alla chiesa al posto che nel pozzo dei miracoli. Il pozzo ora all’interno di un capitello, è quello in cui il 24 marzo del 1101, ad una pastorella di 12 anni sordomuta dalla nascita apparve la Madonna. La ragazzina dopo l’apparizione fu guarita. In suo onore nei decenni successivi sorse il santuario della Madonna di Borbiago. La Vergine sarebbe apparsa alla dodicenne affinché portasse alla luce una sua immagine che proprio nel pozzo era nascosta. Un rito questo, che vuole essere una memoria del Battesimo di rigenerazione per ciascun cristiano. Da giorni fuori dai locali del paese erano stati posti degli addobbi in onore della visita del Patriarca che è stato accolto dal parroco Don Carlo Guzzo, e da tanti religiosi e scout del vicariato. A Borbiago nonostante la pioggia, quasi 400 persone hanno voluto presenziare all’evento. In tanti sono rimasti fuori dalla chiesa con gli ombrelli ad ascoltare la cerimonia amplificata con degli altoparlanti piazzati per l’evento.

“Siamo entusiasti – hanno detto i tanti fedeli e semplici cittadini – per questa presenza così qualificante per il nostro paese e la sua storia. Abbiamo abbellito Borbiago a festa con messaggi di benvenuto rivolti al Patriarca. Siamo contenti che il Patriarca non si sia fatto scoraggiare dalla pioggia, e abbia voluto testimoniare la sua vicinanza alla nostra comunità“. In chiesa c’erano tanti anziani, ma anche mamme e papà con figli piccoli in braccio, e molti giovani. L’area attorno al capitello è stata transennata. Alla funzione religiosa hanno partecipato tutti i sacerdoti del vicariato. In chiesa c’era anche una nutrita rappresentanza dell’associazione religiosa gli Araldi del Vangelo.

Alessandro Abbadir

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