Lo afferma il rapporto 2025 per il monitoraggio e le prospettive verso lo zero inquinamento. Allarme anche per la Polonia
AGI – “Sebbene la qualità dell’aria sia inferiore agli standard di qualità dell’aria dell’Oms in molti paesi dell’Ue, la situazione è particolarmente preoccupante in alcuni Stati membri, tra cui l‘Italia e la Polonia“.
Lo afferma il rapporto 2025 per il monitoraggio e le prospettive verso lo zero inquinamento, pubblicato oggi dall’Agenzia europea per l’ambiente e dalla Commissione europea, attraverso l’analisi delle concentrazioni di particolato fine (Pm2.5) registrate dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria in Europa.
Si evidenzia, inoltre, “che le persone di eta pari o superiore a 65 anni (così come i bambini) sono le più colpite negativamente dall’inquinamento atmosferico. Inoltre, alcune delle regioni piu’ inquinate coincidono spazialmente con le regioni piu’ povere della parte orientale dell’Europa”.
Nonostante i trend di miglioramento dell’inquinamento atmosferico sia nelle regioni più ricche che in quelle più povere dell’Ue nel periodo 2007-2021, permangono disuguaglianze, con livelli di concentrazione di Pm2.5 costantemente superiori di circa un terzo nelle regioni più povere”, conclude il testo.