Per rispondere alla minaccia della Russia il primo ministro Tusk vuole addestrare tutti i cittadini maschi, e cercherà di ottenere accesso alle armi nucleari
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha annunciato che la Polonia formerà un esercito da mezzo milione di soldati, diventando di gran lunga il più grande d’Europa, e cercherà un modo per avere accesso alle armi nucleari. Tusk ha fatto questi annunci in un discorso al parlamento polacco in cui ha parlato della necessità per il suo paese di difendersi dalla minaccia potenziale della Russia, soprattutto adesso che gli Stati Uniti di Donald Trump non sono più ritenuti un alleato affidabile quando si parla di difesa.
La Polonia è già adesso il paese europeo che spende di più per la propria difesa in relazione al Prodotto interno lordo (PIL): quest’anno spenderà il 4,7 per cento del PIL, e Tusk ha detto che intende superare il 5 per cento. Nel 2024 l’Italia ha speso per la difesa l’1,54 per cento del proprio PIL. La Polonia, inoltre, è già adesso il paese con le forze armate più grandi d’Europa, e le terze della NATO dopo Stati Uniti e Turchia: poco più di 200 mila persone. Le forze armate italiane hanno formalmente più di 350 mila membri, che però diventano circa 160 mila se si escludono Carabinieri e Guardia di Finanza.
Pur essendo già adesso una delle principali potenze militari europee, la Polonia percepisce più nettamente la minaccia della Russia, per ragioni geografiche e storiche: condivide un ampio confine con l’Ucraina, che è attaccata dalla Russia, e con la Bielorussia, che è il principale alleato russo in Europa. Confina anche direttamente con la Russia stessa, tramite l’exclave di Kaliningrad. La Polonia inoltre ha una storia lunghissima di invasioni russe e di repressione sovietica nel paese durante la Guerra fredda.
I piani di Tusk prevedono dunque di ampliare le forze armate del paese fino a raggiungere una dimensione più che doppia: da 200 mila a 500 mila. Attualmente l’Ucraina ha circa 800 mila soldati attivi, e la Russia 1,3 milioni.
Inoltre Tusk vuole creare entro l’anno un sistema di addestramento militare obbligatorio per fare sì che tutti i cittadini polacchi maschi «siano addestrati per la guerra». Non è chiaro come funzionerà questo sistema, né quanto durerà l’addestramento. «Ogni uomo in salute dovrebbe essere pronto ad addestrarsi per difendere la patria in caso di bisogno. Ci organizzeremo in modo tale da non creare troppi problemi alle persone». Tusk ha detto che le donne potranno addestrarsi su base volontaria ma poi ha aggiunto che «la guerra è, per la maggior parte, ancora il dominio degli uomini».
Tusk ha poi parlato della necessità per la Polonia di acquisire «armi non convenzionali», e in particolare armi atomiche. Ha detto che sta discutendo seriamente con la Francia per estendere la protezione nucleare francese anche al proprio paese, e ha anche accennato alla possibilità di esplorare altre «possibilità». «È chiaro che oggi saremmo più sicuri se avessimo il nostro arsenale nucleare, questo è certo. In ogni caso la strada per averne uno è molto lunga e sarà necessario ottenere un ampio consenso», ha aggiunto.
Tusk ha annunciato la volontà di fare uscire la Polonia dalla Convenzione internazionale contro le mine antipersona, firmata da 133 stati in tutto il mondo. È probabile che la Polonia intenda usare queste armi un tempo bandite per minare i propri confini con Russia e Bielorussia, e aumentare così le proprie difese.