Il presidente polacco Andrzej Duda ha firmato mercoledì una legge che permette di sospendere per 60 giorni il diritto delle persone migranti a chiedere asilo nel paese.
Il primo ministro Donald Tusk ha annunciato che entrerà immediatamente in vigore, per rispondere alla complessa situazione sul confine con la Bielorussia. La legge è stata molto criticata da varie ong, perché contravviene ai principali obblighi internazionali e ai regolamenti dell’Unione Europea. Tusk ha più volte difeso la legge sostenendo che non intende «negare i diritti umani e il diritto di asilo» ma limitare l’accesso a questi strumenti per le persone che «entrano illegalmente nel paese in gruppi organizzati dalla Bielorussia».
Dal 2021 la Polonia ha visto un grande aumento degli ingressi nel paese e accusa il presidente bielorusso Alexander Lukashenko e la Russia di usare i migranti come strumenti di una “guerra ibrida”. La legge permette che la sospensione di 60 giorni possa essere prolungata, e prevede eccezioni per minori non accompagnati, donne incinta, anziani, persone malate e per i cittadini della Bielorussia.