In Austria il cancelliere Karl Nehammer si dimetterà

Lo ha annunciato dopo il fallimento delle trattative per formare un nuovo governo, e ora si rischia di andare a nuove elezioni

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Karl Nehammer il 29 settembre 2024 (AP Photo/Heinz-Peter Bader)

Sabato sera il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha detto che si dimetterà nei prossimi giorni, dopo che il suo Partito Popolare non è riuscito ad accordarsi con i Socialdemocratici per formare un nuovo governo. Le trattative sono fallite venerdì dopo che il partito NEOS (centrista) aveva lasciato il negoziato. Nehammer è cancelliere dalla fine del 2021 e da ottobre stava trattando con gli altri partiti per cercare di formare una coalizione di governo dopo le elezioni di settembre, da cui è uscito un parlamento frammentato.

Beate Meinl-Reisinger, leader di NEOS (il più piccolo fra i tre partiti), si era ritirata  dalle trattative dicendo che gli altri due avevano respinto le proposte per riforme secondo lei «fondamentali». Sabato sera poi Nehammer ha escluso anche i Socialdemocratici, perché secondo lui nel partito avrebbero prevalso «forze distruttive» contrarie alla coalizione. Socialdemocratici e Popolari hanno in effetti posizioni molto diverse su vari temi.

Il partito che alle elezioni di settembre aveva ottenuto più voti è in realtà il Partito della Libertà (FPÖ), di estrema destra, che aveva preso il 29 per cento ma era stato escluso dalle trattative. Nessuno però aveva accettato di stare in coalizione con loro, e quindi il presidente austriaco Alexander Van der Bellen aveva dato l’incarico di formare un nuovo governo al Partito Popolare (ÖVP) di Nehammer. Non è chiaro se ora altri partiti proveranno a creare una coalizione, o se si andrà a nuove elezioni: dipende soprattutto dalla decisione del presidente, che dovrebbe parlare alla nazione dopo aver ricevuto le dimissioni di Nehammer. Il cancelliere intanto ha detto anche che si dimetterà da leader dei Popolari.

I Popolari e il Partito della Libertà sono i due maggiori partiti in parlamento, e hanno ciascuno più di un quarto dei seggi: senza uno di loro due gli altri partiti non potrebbero avere la maggioranza. Ma le trattative fra i Popolari e gli altri partiti per ora sono fallite, e negli ultimi mesi tutti avevano detto di non essere intenzionati a collaborare con l’FPÖ a causa delle sue posizioni estremiste, euroscettiche, molto ostili all’immigrazione e, in tempi più recenti, no vax. Se si andasse a nuove elezioni è probabile che il partito riconfermerebbe il proprio buon risultato, dato che i sondaggi mostrano che i suoi consensi sono cresciuti negli ultimi mesi.

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