Cresce la pressione per l’ingresso di Kiev nella Nato

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Secondo fonti dell’Alleanza ‘è la prima richiesta del piano per la vittoria di Zelensky’, presentato oggi in Parlamento. I russi avanzano nel Kharkiv

“Il primo punto sulla lista del piano della vittoria di Volodymyr Zelensky è l’invito ad entrare nella Nato, perché sa che solo l’articolo 5 può proteggerlo dalla Russia sul lungo periodo.

Ecco, l’atmosfera sul tema sta cambiando. La richiesta, sia da parte degli ucraini che da parte degli alleati favorevoli, s’intensificherà da qui al prossimo vertice della Nato”. Lo afferma un’alta fonte diplomatica alleata alla vigilia della ministeriale difesa. “È difficile che l’invito ci sia ma non lo escludo, anche perché tra invito e ingresso correrà un lungo lasso di tempo”.

“Naturalmente – prosegue la fonte – la prospettiva dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato si scontra col fatto che Vladimir Putin ha scatenato una guerra per evitarlo, dunque potete immaginare quanto sarà facile armonizzare le due posizioni ad un eventuale tavolo dei negoziati”. Sulle tempistiche, si sottolinea che si tratta di un processo lungo. “L’Ucraina non è la Svezia. O la Finlandia. Il processo di riforme necessario per entrare nell’Alleanza sarà complesso e poi si dovrà avere una situazione al fronte stabilizzata”.

Per quanto riguarda le possibili concessioni dal lato ucraino, la cosiddetta opzione “terra in cambio della pace”, il diplomatico conferma che “nei corridoi si discute su quale possa essere la soluzione” vari scenari sono presi in considerazione, come il modello tedesco (Germania Ovest nella Nato e la Germania Est sotto controllo sovietico).  “È chiaro però che la soluzione, qualunque essa sia, non potrà mai essere vista come una vittoria per la Russia e dovrà prevedere garanzie di sicurezza per l’Ucraina”.

Nel corso della ministeriale difesa si terrà un Consiglio Nato-Ucraina a cena, con la presenza del ministro ucraino Rustem Umerov. Nelle intenzioni del nuovo segretario generale, Mark Rutte, la coreografia decisamente più informale vorrebbe spingere ad un “più franco” scambio d’informazioni. Che anche Volodymyr Zelensky sia presente domani a Bruxelles, per partecipare al Consiglio Europeo, non è una “coincidenza” ed è la prova di una migliorata cooperazione tra Ue e Nato.

Zelensky svela il suo piano al Parlamento di Kiev, la risposta sprezzante di Mosca

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha cominciato a presentare il suo piano per la vittoria durante un discorso al parlamento ucraino mentre i dettagli più delicati saranno rivelati solo ai leader dei partiti: ha detto il leader parlamentare del partito al governo al quotidiano Kyiv Independent. Finora la leadership ucraina ha rivelato solo alcuni punti e le linee generali del piano in cinque fasi, senza divulgarlo completamente.

Zelensky ha esortato oggi la Nato a invitare Kiev nell’Alleanza atlantica, definendo questo passo un elemento “fondamentale” del suo Piano della Vittoria che sta presentando al Parlamento. Il leader ucraino chiede nuovamente all’Occidente di eliminare le restrizioni sulle armi a lungo raggio ed esclude qualsiasi cessione del territorio alla Russia. Nel corso del suo intervento, Zelensky ha inoltre denunciato il sostegno di Cina, Corea del Nord e Iran a Mosca.

Interrogato sul piano di Zelensky per mettere fine al conflitto in Ucraina, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, si è limitato a dire che  è “probabilmente lo stesso degli americani” che prevede di “combattere la Russia fino all’ultimo ucraino”.

Se vuole veramente ottenere la pace, l’Ucraina deve “riprendersi dalla sbornia” e rendersi conto della “futilità della politica che sta seguendo”, ha sottolineato Peskov.

Kiev, ‘nella notte 136 droni kamikaze russi sull’Ucraina’

Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con una pioggia di due missili guidati e 136 droni kamikaze, 51 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev e altri 60 sono stati intercettati in diverse regioni del Paese con contromisure di guerra elettronica: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare ucraina, aggiungendo che più di 20 velivoli senza pilota nemici si trovano ancora nello spazio aereo ucraino.

L’Aeronautica ha precisato che i russi hanno attaccato la regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina, con un missile guidato antiaereo S-300/400 lanciato dal territorio occupato della stessa regione, e la regione di Chernihiv (nord) con un missile guidato X-59 lanciato dallo spazio aereo della regione russa di Kursk. I 51 droni nemici sono stati abbattuti nelle regioni di Sumy, Cherkasy, Kirovohrad, Ternopil, Kherson, Kharkiv, Zhytomyr, Donetsk, Dnipro, Mykolaiv, Kiev, Poltava, Chernihiv e Chernivtsi. Successivamente, l’amministrazione militare di Kiev ha reso noto che tutti i droni russi diretti verso la capitale ucraina sono stati abbattuti alla periferia della città, aggiungendo che l’allarme aereo è durato più di due ore.

Blackout invece oggi a Mykolaiv, e in parte dell’omonima regione nell’Ucraina meridionale, dopo gli attacchi russi di ieri. Il gestore Mykolayivoblenergo, riporta Rbc-Ucraina, ha reso noto questa mattina che “circa 272mila utenti in totale sono attualmente senza elettricità”, aggiunge che i lavori di ripristino del servizio sono in corso. Il governatore della regione, Vitaly Kim, ha imputato la causa del blackout ai bombardamenti russi di ieri.

Le autorità ucraine ordinano l’evacuazione dei civili da Kupyansk

Le autorità ucraine hanno ordinato l’evacuazione delle migliaia di civili rimasti nella città di Kupyansk, nella regione di Kharkiv, sotto l’incalzare dell’offensiva delle truppe russe. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare, Oleg Sinegubov, citato da vari media.

La decisione è stata presa a causa del “peggioramento della situazione militare” e l’impossibilità per le autorità di garantire “il riscaldamento, la fornitura di elettricità e di aiuti umanitari”, ha detto Sinegubov, citato da Current Time, la televisione di Radio Free Europe. Si calcola che a Kupyansk, che prima del conflitto aveva 25.000 abitanti, siano rimasti circa 7.000 civili. La città, un importante snodo ferroviario nell’est dell’Ucraina, era stata conquistata dalle truppe russe nel febbraio del 2022 e ripresa da quelle ucraine nell’autunno di quell’anno. Ora le forze di Mosca si stanno nuovamente avvicinando alla città.

Mosca,  da parte sua, ha annunciato che le sue forze armate hanno conquistato nelle ultime 24 ore altri due villaggi nell’est dell’Ucraina: Nevskoye, nella regione di Lugansk, e Krasny Yar, in quella di Donetsk. Lo rende noto il ministero della Difesa di Mosca.

Redazione ANSA

 

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